Eliminare la dipendenza dagli zuccheri non è facile, ma ci si può riuscire: un’esperta nutrizionista rivela la chiave per farlo correttamente.
Gli zuccheri sono carboidrati fondamentali per l’organismo, in quanto forniscono energia alle cellule sotto forma di glucosio, elemento essenziale per le funzioni vitali. Esistono zuccheri semplici e complessi, ma ciò che incide maggiormente sulla salute è la quantità e il tipo di zuccheri consumati. Un’assunzione eccessiva, soprattutto di zuccheri raffinati e aggiunti, può determinare un aumento del peso corporeo e favorire l’insorgenza di obesità. Questo eccesso stimola inoltre l’insulino-resistenza e alza i livelli di glicemia, aumentando il rischio di diabete di tipo 2. Oltre a questi effetti, l’abuso di zuccheri contribuisce a peggiorare i profili lipidici, alzando trigliceridi e colesterolo LDL, elementi associati a un maggior rischio di malattie cardiovascolari.
L’abuso favorisce anche stati di infiammazione e stress ossidativo, condizioni che accelerano l’invecchiamento cellulare e che, indirettamente, possono aumentare la probabilità di sviluppare alcuni tumori. Dal punto di vista odontoiatrico, poi il consumo eccessivo di zuccheri nutre i batteri orali, favorendo la formazione di carie. Come previsto dalle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, massimo il 10% del fabbisogno calorico giornaliero dovrebbe derivare dagli zuccheri, ma è ancora meglio se questo dato scende al 5%. Eliminare del tutto degli zuccheri non è, dunque, necessario, anche perché l’organismo ha bisogno di energia, purché non si ecceda. In alcuni casi, però, ridurre il consumo di questi zuccheri potrebbe essere molto difficile: molte persone sono, infatti, dipendenti da queste sostanze, e soprattutto coloro che amano particolarmente i dolci.
Dipendenza dagli zuccheri: ecco la chiave per eliminarla
Come spiegato da una nota nutrizionista italiana, e cioè la dottoressa Silvana Izzo, quando si mangiano cibi ricchi di zuccheri, il cervello rilascia la dopamina e la serotonina, e cioè gli ormoni del piacere, della gratificazione e del benessere. Mangiando dolci tutti i giorni, il cervello si abituerà a questi ormoni, e ne chiederà sempre di più: chi non riesce a smettere di mangiare dolci, quindi non lo riesce a fare a causa di una vera e propria dipendenza dagli ormoni contenuti negli zuccheri. Ma allora, come si fa a eliminare questa dipendenza? La chiave sta nella riduzione graduale.
La dottoressa Izzo, in effetti, spiega che eliminare completamente gli zuccheri, di botto, rischia di creare uno stato d’ansia e stress molto forte, che porta a un disagio e, spesso, a una ricaduta. La soluzione è, dunque, ridurre gradualmente: chi si accorge di consumare troppo zucchero, infatti, dovrebbe iniziare a ridurre l’abitudine, ma in maniera graduale e non improvvisamente. Ad esempio, se si mettono due cucchiaini di zucchero nel caffè, si deve passare a un cucchiaino, mentre se si fa colazione con la brioche, al bar, quattro volte alla settimana, bisognerà ridurre a due volte alla settimana, e alternarla a colazioni più bilanciate e più povere di zuccheri. In questo modo, il cervello si disabituerà a questo bisogno eccessivo di zuccheri, ma senza soffrire.
Visualizza questo post su Instagram