Brufoli: il sole è un buon rimedio oppure no? Ecco il chiarimento di un’esperta farmacista.
I brufoli sono lesioni cutanee dovute all’ostruzione dei pori da parte di sebo, cellule morte e batteri. Questo processo infiammatorio, tipico soprattutto dell’adolescenza ma possibile a qualsiasi età, può portare alla formazione di comedoni, papule, pustole e, nei casi più gravi, noduli o cisti. Le aree più colpite sono quelle ricche di ghiandole sebacee, come viso, schiena, torace e spalle. Tra le cause principali figurano gli squilibri ormonali, lo stress, fattori genetici e l’uso di cosmetici comedogenici. Anche alcuni farmaci possono contribuire. Il batterio Cutibacterium acnes è spesso coinvolto nell’aggravare l’infiammazione. Per prevenire e contrastare i brufoli è fondamentale una detersione delicata, l’uso di prodotti non occlusivi, e un’alimentazione equilibrata, ricca di fibre, frutta e verdura. Schiacciare i brufoli peggiora l’infiammazione e favorisce la formazione di cicatrici. Nei casi più severi, è indicata una valutazione dermatologica per trattamenti specifici, come retinoidi, perossido di benzoile o terapie farmacologiche.
Una corretta routine e la scelta di prodotti adeguati sono, dunque, strumenti efficaci per ridurre la frequenza e l’intensità dei brufoli. Soprattutto, lo sono in estate, quando caldo, sudore ed esposizione solare possono peggiorare la situazione. A differenza di quanto si possa pensare, infatti, il sole non asciuga il brufolo e, anzi, può addirittura peggiorare la condizione. A rivelarlo, è stata anche una nota farmacista, e cioè la dottoressa Leyla Bicer. L’esperta ha spiegato, infatti, che il sole mimetizza in maniera temporanea l’acne, ma poi questa può sorgere in maniera ancora più forte a settembre, dopo l’estate.
Acne: non è vero che i brufoli si asciugano al sole. Ecco come trattare questo problema in estate
La dottoressa Bicer ha, in effetti, spiegato che i raggi ultravioletti del sole sembrano, inizialmente, asciugare i brufoli, in quanto riducono temporaneamente la produzione di sebo, e abbronzano, camuffando la situazione. In aggiunta, hanno un blando effetto antinfiammatorio, che sembra bloccare la crescita dei brufoli. Non è, però, quello che succede davvero: la pelle sotto, infatti, diventa più secca e si ispessisce. Questo fa sì che, dopo il mese di agosto, e cioè quando la stagione estiva e il caldo si preparano ad andare via, la pelle, ispessita, inizia a produrre il doppio del sebo, e, quindi, il doppio dell’acne. Si rischia, dunque, un’acne da rebound.
Ma allora, cosa si deve fare, in estate, per risolvere veramente il problema dell’acne, e per evitare che la pelle si ispessisca? L’esperta suggerisce, prima di tutto, di applicare sempre la protezione solare, che deve essere adatta a questo tipo di pelle. L’esperta suggerisce, altresì, di aggiustare la skincare, in maniera tale da renderla mirata e adatta all’obiettivo. La skincare deve essere, in estate, particolarmente delicata, e deve essere ripetuta la mattina e la sera. Inoltre, è consigliabile lavarsi il viso a metà giornata, per eliminare le impurità e idratare la pelle. È, quindi, consigliato usare creme leggere, evitare il sole nelle ore più calde e detergere bene la pelle dopo l’attività fisica. La crema solare, infine, non deve essere comedogena, e cioè non deve ostruire i pori della pelle. Seguendo questi consigli, non si rischierà l’acne da rebound!
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