Quale effetto hanno realmente sulla digestione i liquori digestivi? Ecco la risposta dell’esperto e la spiegazione.
I digestivi sono bevande alcoliche, spesso amare o aromatiche, consumate al termine di pranzi o cene abbondanti. Appartenenti a una tradizione gastronomica ben radicata in paesi come l’Italia, svolgono principalmente una funzione simbolica e conviviale. Essi contribuiscono a creare un’atmosfera rilassata e sociale, specialmente in occasioni festive o durante i pranzi domenicali. La scelta tra amari, liquori, grappe e altri distillati è spesso legata al gusto personale e alla consuetudine familiare o regionale, ma il loro ruolo rimane principalmente legato al piacere e alla tradizione. Per quanto riguarda gli effetti dei digestivi, bisogna ricordare, prima di tutto, che l’assunzione occasionale, in dosi contenute, non rappresenta un pericolo per la maggior parte delle persone. L’abuso di bevande alcoliche, soprattutto se ad alta gradazione come molti dei digestivi, può, però, comportare rischi significativi per la salute. Un consumo frequente aumenta la possibilità, in effetti, di sviluppare disturbi epatici, metabolici e cardiovascolari. Inoltre, la sensazione di benessere che segue l’assunzione può mascherare eventuali problemi digestivi seri.
A proposito di problemi digestivi, parlando di queste bevande, non si può non sollevare la questione della digestione. I liquori digestivi vengono chiamati così, originariamente, per una credenza, secondo la quale questi favorirebbero la digestione. È per questo motivo, principalmente, che amari, liquori e distillati di questo genere si consumano alla fine del pranzo o della cena: oltre a rappresentare una conclusione di un pasto, infatti, secondo la tradizione, aiuterebbero anche a digerire quanto si è mangiato. Ma è davvero così?
Liquori digestivi: ecco il loro effetto reale sulla digestione
La risposta è semplice, ed è solo una: no. Come spiegato da un noto farmacista italiano, il dottor Jonathan, infatti, questi alcolici non solo non aiutano la digestione, ma, addirittura, potrebbero rallentarla. Ebbene sì: il loro potenziale effetto è, sorprendentemente, l’opposto di quello che dà loro il nome. Ma, allora, perché si chiamano digestivi? Come rivelato dall’esperto, questi alcolici agiscono dilatando le pareti dello stomaco: attraverso questa dilatazione, essi danno temporaneamente la sensazione di leggerezza, ma, in realtà, rallentano lo svuotamento gastrico, e possono peggiorare la digestione.
Senza contare, altresì, che l’alcool contiene calorie: per questo motivo, non solo non si aiuterà a digerire, ma si aggiungeranno calorie extra al proprio pasto. Ma allora, come si può facilitare la digestione? Il farmacista suggerisce di preparare una tisana al finocchio, allo zenzero, o anche alla camomilla. Tisane, ovviamente non alcoliche, che hanno un effetto realmente digestivo. Le tisane al finocchio, zenzero e camomilla sono, in effetti, da sempre utilizzate per favorire la digestione grazie ai loro benefici. Il finocchio, ad esempio, riduce gas e gonfiore, lo zenzero accelera lo svuotamento gastrico e attenua nausea, mentre la camomilla rilassa stomaco e intestino. L’azione di queste piante migliora, quindi, il comfort dopo pasti abbondanti o digestioni difficili.
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