Mai più acqua ghiacciata? Il farmacista svela gli effetti che nessuno si aspetta

Cosa c’è di più rinfrescante, in piena estate, di un bel bicchiere d’acqua ghiacciata? Eppure, dietro quel gesto tanto comune quanto istintivo, si nascondono rischi che in pochi conoscono.

In un’estate rovente, il primo gesto istintivo è afferrare una bottiglietta d’acqua ghiacciata. Rinfrescante, rigenerante, apparentemente innocua. Ma e se ti dicessero che potrebbe non essere così salutare come pensi? A lanciare l’allarme è il farmacista Filomeni, diventato un vero punto di riferimento sui social per la divulgazione di consigli medici con un tono diretto e coinvolgente.

Proprio attraverso i suoi video, Filomeni ha acceso i riflettori su una pratica quotidiana tanto diffusa quanto sottovalutata: bere acqua molto fredda, appena uscita dal frigorifero o addirittura con il ghiaccio. E gli effetti sul nostro organismo possono essere più sorprendenti di quanto immaginiamo. Dietro l’apparente innocenza di un sorso gelido si nascondono reazioni fisiologiche che, in alcuni casi, potrebbero perfino risultare pericolose. Non si tratta di allarmismo, ma di semplice consapevolezza. Ecco, quindi, perché forse è arrivato il momento di riflettere due volte prima di dire “che sete” e aprire il freezer.

I 5 effetti collaterali nascosti dell’acqua ghiacciata

Hai mai bevuto qualcosa di freddo e avvertito un dolore improvviso alla testa? Quella fitta intensa e rapida che sembra partire dalla fronte e irradiarsi come una scarica? Non è un caso isolato. Questo fenomeno, noto come “brain freeze” o “mal di testa da freddo”, è provocato dal repentino raffreddamento dei nervi del palato. Il cervello interpreta il cambiamento di temperatura come una minaccia e reagisce provocando dolore. È un piccolo shock termico, rapido ma fastidioso. Quando introduciamo nel corpo acqua troppo fredda, i vasi sanguigni che rivestono lo stomaco tendono a restringersi. Il risultato? Il processo digestivo rallenta, l’assorbimento dei nutrienti viene compromesso e potremmo avvertire un senso di gonfiore o pesantezza. Non è certo l’ideale, soprattutto se si è appena finito di mangiare. Bere acqua a temperatura ambiente, invece, aiuta la digestione e favorisce un migliore equilibrio gastrointestinale.

Profilo Filomeni, acqua gelata
Profilo Filomeni, acqua gelata

Quella sensazione di pizzicore o fastidio alla gola dopo aver bevuto qualcosa di ghiacciato non è frutto della suggestione. Le bevande troppo fredde possono irritare le mucose del cavo orale e della faringe, provocando una maggiore produzione di muco e favorendo congestione nasale o addirittura sintomi simili a quelli del raffreddore. Per chi soffre spesso di mal di gola o ha un sistema immunitario sensibile, l’acqua fredda potrebbe rappresentare una trappola nascosta. Tra gli effetti meno noti, ma potenzialmente più gravi, c’è l’impatto sul cuore. L’assunzione improvvisa di liquidi freddi può stimolare il nervo vago, un importante nervo cranico che regola molte funzioni involontarie, incluso il battito cardiaco. In alcune persone predisposte, questo può causare una temporanea bradicardia, ovvero un rallentamento dei battiti del cuore. In situazioni limite, potrebbe addirittura contribuire a episodi più seri, come un arresto cardiaco.

Chi ha denti sensibili lo sa bene: l’acqua ghiacciata può essere una vera e propria tortura. Il freddo estremo attraversa lo smalto e raggiunge la polpa dentale, dove si trovano le terminazioni nervose. Il risultato è un dolore acuto e pungente che può durare anche diversi minuti. Per queste persone, optare per acqua a temperatura ambiente non è solo una scelta più salutare, ma quasi una necessità.

Dovremmo davvero dire addio all’acqua fredda?

Ovviamente, non è necessario bandire del tutto l’acqua fredda dalla propria vita. Ma come suggerisce il farmacista Filomeni, è importante usarla con giudizio. Non tutte le persone reagiscono allo stesso modo e in alcune condizioni, bere acqua ghiacciata potrebbe rivelarsi controproducente o addirittura rischioso. Soprattutto nei mesi estivi, quando il desiderio di refrigerio è più forte, è bene ricordare che la salute viene prima del piacere momentaneo. Un’acqua fresca (non gelata), magari arricchita con limone o menta, può offrire la stessa soddisfazione senza mettere in difficoltà il nostro organismo.

L’invito è quindi alla consapevolezza: ascoltare il proprio corpo, prestare attenzione ai segnali che ci manda, e non sottovalutare l’impatto che anche un gesto banale come bere può avere sul nostro benessere. Mai più acqua ghiacciata? Forse no. Ma da oggi, se scegli di berla, fallo con maggiore attenzione. E se il tuo farmacista di fiducia ti mette in guardia, forse è il caso di ascoltarlo.

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