Quando le temperature salgono, non è solo il caldo a mettere alla prova il nostro corpo: il cuore, in particolare, è costretto a lavorare di più.
Con l’arrivo delle ondate di calore, il disagio non è solo una questione di sudore e spossatezza. Il caldo intenso ha effetti profondi sul sistema cardiovascolare. A confermarlo è La farmacista in un clic che, tra scaffali e consigli, conosce bene i rischi nascosti dietro l’apparente “innocuo” aumento delle temperature.
Quando il corpo è esposto a temperature elevate, mette in atto dei meccanismi per disperdere calore: tra questi, la vasodilatazione e la sudorazione sono i principali. La vasodilatazione fa sì che i vasi sanguigni si allarghino, abbassando la pressione arteriosa e riducendo il volume di sangue che ritorna al cuore.
Il cuore sotto sforzo: cosa accade davvero con il caldo?
Il cuore, per compensare il calo di pressione e volume sanguigno, aumenta la frequenza dei battiti e la forza di contrazione. È un processo naturale, ma che può diventare pericoloso per chi ha una riserva cardiaca limitata o un sistema di termoregolazione inefficiente. In particolare, le persone più a rischio sono: gli anziani, chi soffre di patologie cardiovascolari, gli ipertesi e chi ha scompenso cardiaco.
Questi soggetti hanno una risposta termica meno efficace e un cuore che non riesce sempre ad adattarsi a questo sovraccarico. Il risultato? Aumenta il rischio di ischemie, aritmie e, nei casi più gravi, infarti. Ma c’è di più: la sudorazione intensa porta alla perdita di liquidi e sali minerali, causando disidratazione. Questo porta a un aumento della concentrazione del sangue, che a sua volta eleva il rischio di formazione di coaguli: trombosi, ictus e infarti diventano un pericolo reale.
Lo stress da calore ha anche un effetto sul sistema nervoso simpatico, che viene attivato in modo eccessivo. Ciò può provocare tachicardia, cioè un aumento eccessivo del battito cardiaco, e una risposta infiammatoria sistemica, potenzialmente pericolosa.
Come proteggere il cuore dal caldo: consigli pratici della farmacista
Davanti a uno scenario così complesso, la prevenzione diventa fondamentale. Ecco le principali strategie consigliate dalla farmacista per proteggere il cuore (e non solo) durante i mesi più torridi. Idratazione costante: bere acqua anche senza sete è essenziale per mantenere un adeguato volume circolante e favorire la termoregolazione. Evitare le ore più calde della giornata: tra le 11 e le 17, meglio restare al fresco.
Alimentazione leggera: prediligere frutta, verdura e piatti ricchi d’acqua. Evitare cibi grassi e salati, che affaticano la digestione e aumentano la ritenzione idrica. Vestiti leggeri e traspiranti: il cotone e i tessuti tecnici aiutano a disperdere calore. Uso del condizionatore sì, ma con criterio: mantenere la temperatura intorno ai 22-24°C, evitando sbalzi troppo bruschi.
Un capitolo a parte riguarda chi assume farmaci cardiovascolari. Alcuni di questi possono accentuare gli effetti del caldo, rendendo necessario un attento monitoraggio o un aggiustamento temporaneo della terapia. Diuretici: aumentano l’eliminazione di liquidi e sali, aggravando la disidratazione e abbassando troppo la pressione. Beta-bloccanti: limitano la capacità del cuore di aumentare il battito, riducendo l’adattamento allo stress termico. Possono peggiorare la sensazione di stanchezza o causare vertigini. ACE-inibitori e sartani: possono amplificare l’effetto vasodilatatore del caldo, portando a una pericolosa ipotensione.
È quindi fondamentale confrontarsi con il proprio medico o farmacista in estate per verificare se sia necessario modificare temporaneamente dosaggi, aggiungere integratori salini o tenere monitorata con più attenzione la pressione arteriosa.