La farmacista parla chiaro: perché non si dorme con i capelli bagnati

Spesso lo facciamo senza pensarci, ma dormire con i capelli bagnati è un’abitudine tutt’altro che innocua: a spiegarci perché è una pessima idea è una farmacista, con dettagli interessanti.

C’è chi lo fa per abitudine, chi per pigrizia, chi perché la mattina non ha tempo per lavarli. Eppure, andare a dormire con i capelli bagnati non è solo una cattiva idea dal punto di vista estetico: è anche una scelta che può compromettere la salute dei nostri capelli nel lungo periodo. A lanciare l’allarme è il profilo Instagram Farmacista in un clic, punto di riferimento per consigli pratici e divulgazione scientifica accessibile. Ma cosa succede davvero quando appoggiamo la testa sul cuscino con la chioma ancora intrisa d’acqua?

Quando i capelli sono bagnati, la loro struttura è più fragile. Le cuticole, ovvero le “tegole” che ricoprono e proteggono la fibra capillare, si sollevano, rendendo il fusto più vulnerabile a trazioni, piegature e sfregamenti. Questo significa che ogni movimento notturno può trasformarsi in una piccola aggressione, innescando nel tempo rotture, doppie punte e un generale indebolimento. Non solo: l’attrito con la federa del cuscino accentua l’effetto crespo, rendendo i capelli più difficili da gestire al risveglio.

Asciugare i capelli è un gesto d’amore (anche per la mente)

Molti pensano che basti tamponare la chioma con l’asciugamano o avvolgerla in un turbante per evitare danni. Ma è un falso mito. L’umidità residua resta imprigionata e i capelli, già stressati dall’acqua e dal calore dell’ambiente notturno, finiscono per perdere elasticità e lucentezza. Il risultato? Una chioma opaca, sfibrata e più soggetta alla caduta. C’è poi un aspetto spesso sottovalutato: il cuoio capelluto. Dormire con i capelli umidi crea un microclima favorevole alla proliferazione di batteri e funghi, in particolare della Malassezia, un lievito già naturalmente presente sulla nostra pelle. Questo può causare o peggiorare condizioni come la forfora, la dermatite seborroica e pruriti persistenti. Per chi ha la cute particolarmente sensibile o grassa, le conseguenze possono farsi notare in poche settimane.

Capelli bagnati
Capelli bagnati

Inoltre, l’umidità a contatto con la testa può influenzare la termoregolazione del corpo durante il sonno. Sebbene l’idea che “ci si ammali dormendo con i capelli bagnati” sia in parte una leggenda metropolitana, resta il fatto che un cuoio capelluto freddo può compromettere la qualità del riposo, innescando micro risvegli e tensioni muscolari a livello cervicale. Se ci fermiamo a riflettere, asciugare i capelli prima di andare a dormire è molto più di una semplice routine estetica: è un gesto di cura verso se stessi. È prendersi quei dieci minuti in più per rispettare il proprio corpo, coccolarlo, creare una transizione dolce tra la frenesia del giorno e il riposo della notte.

Esistono oggi alternative pratiche e sostenibili per chi proprio non sopporta il phon caldo o ha i capelli delicati: asciugamani in microfibra ultra assorbenti, federe in seta che riducono l’attrito notturno, phon a temperatura regolabile, prodotti leave-in protettivi da usare prima dell’asciugatura. L’importante è non sottovalutare l’impatto di quella che potrebbe sembrare una semplice “disattenzione”. Inoltre, non si parla mai abbastanza del legame tra cura dei capelli e benessere mentale. Pettinare lentamente i capelli, massaggiare la cute con una spazzola, passare qualche minuto a prendersi cura di sé davanti allo specchio può diventare una vera e propria forma di mindfulness.

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