Il modo in cui ti mostri dice molto di te: scopri cosa davvero comunichi

Ogni volta che entri in una stanza, prima ancora di parlare, stai già raccontando qualcosa di te: il modo in cui ti mostri è il tuo primo messaggio al mondo, un modo per mostrarsi.

Nel mondo di oggi, dove la comunicazione è spesso rapida, frammentata e mediata da schermi, ciò che mostriamo di noi stessi prima ancora di parlare assume un’importanza sorprendente. Quante volte ti è capitato di incontrare qualcuno per la prima volta e, senza scambiarvi nemmeno una parola, avere già una sensazione precisa su di lui o lei? Questo accade continuamente, e non è frutto del caso.

Il modo in cui ti presenti, dal portamento al modo di camminare, parla per te, influenzando profondamente ciò che gli altri percepiscono della tua personalità. La psicologia ci insegna che il nostro cervello è programmato per valutare in tempi rapidissimi chi ci sta di fronte, cercando indizi sulla sua affidabilità, simpatia, forza o vulnerabilità. Ma ciò che forse non sai è che, nella maggior parte dei casi, queste impressioni si formano prima ancora che tu apra bocca.

Oltre le parole: il potere silenzioso della comunicazione non verbale

Immagina di entrare in una stanza piena di sconosciuti. Il tuo sguardo incrocia quello di qualcuno, noti la postura eretta o, al contrario, il corpo curvo e chiuso. Quella persona non ha detto nulla, ma tu hai già un’opinione: ti sembra sicura di sé, amichevole, oppure arrogante o poco interessata. Tutto questo accade nel giro di pochi istanti. Ma da dove nasce questa capacità di giudizio così veloce? Un lavoro pionieristico in questo campo è quello dello psicologo Albert Mehrabian, che già nel 1967 mise nero su bianco quanto sia fondamentale il non detto nella comunicazione umana. I suoi risultati rivelano che, quando comunichiamo emozioni, solo il 7% del messaggio passa attraverso le parole. Il tono della voce conta per il 38%, mentre ben il 55% del messaggio è trasmesso attraverso il linguaggio del corpo.

Come ti mostri alle persone
Come ti mostri alle persone

Questo significa che, anche scegliendo le parole giuste, se il tuo corpo racconta un’altra storia, sarà quella a dominare. Un altro studio fondamentale è quello condotto da Alexander Todorov e Janine Willis nel 2006. I due ricercatori hanno dimostrato che bastano 100 millisecondi, meno del tempo di un battito di ciglia per formarsi una prima impressione osservando un volto. Competenza, simpatia, affidabilità, dominio: tutte queste valutazioni nascono in una frazione di secondo, basandosi solo sull’aspetto. La domanda quindi è: cosa comunichi, senza accorgertene, ogni giorno?

I segnali che parlano per te

La comunicazione non verbale è una lingua potente e spesso inconsapevole. Ecco alcuni degli elementi più rilevanti che gli altri osservano, spesso senza rendersene conto: Postura: Una schiena dritta trasmette sicurezza, apertura e attenzione. Al contrario, una postura curva può suggerire insicurezza, stanchezza o disinteresse. Espressione facciale: Il volto è un terreno fertile di emozioni. Anche una micro-espressione (quelle che durano pochi decimi di secondo) può tradire ciò che provi davvero, anche se cerchi di nasconderlo. Contatto visivo: Guardare qualcuno negli occhi può comunicare rispetto, interesse, fiducia. Troppo poco contatto può risultare sfuggente o insicuro, troppo intenso può essere percepito come invadente o aggressivo. Abbigliamento: I vestiti non parlano, ma dicono moltissimo. Scelte cromatiche, stile, pulizia, accessori: ogni dettaglio racconta qualcosa su chi sei, come ti vedi e cosa vuoi trasmettere. Stile di movimento: Cammini in modo deciso o trascini i piedi? I tuoi gesti sono ampi e fluidi o rigidi e contenuti? Anche il modo in cui ti muovi è parte integrante del tuo “racconto” silenzioso.

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