Miele, c’è un caso in cui può essere letale: nutrizionista rivela quando e perché

C’è un caso in cui il miele può essere letale per una determinata tipologia di persone: esperto rivela quale e per quale motivo.

Il miele è un alimento antico, apprezzato non solo per il suo gusto ma anche per le sue proprietà nutrizionali. Contiene principalmente fruttosio e glucosio, zuccheri semplici che gli conferiscono un potere dolcificante superiore rispetto allo zucchero bianco. Ne basta una quantità minore per ottenere la stessa dolcezza, con il vantaggio di un indice glicemico più basso. Questo lo rende una scelta più equilibrata per chi vuole evitare picchi glicemici troppo rapidi, pur rimanendo un alimento da consumare con moderazione. Dal punto di vista nutrizionale, il miele fornisce circa 300 kcal per 100 grammi, quasi tutte da carboidrati. È praticamente privo di grassi e proteine, ma apporta una minima quantità di vitamine del gruppo B, vitamina C e sali minerali come potassio, calcio e magnesio.

È fondamentale, altresì, dire che il miele è una fonte di antiossidanti come polifenoli e flavonoidi, sostanze che contrastano lo stress ossidativo e possono supportare le difese immunitarie. Le sue note proprietà antibatteriche e antinfiammatorie spiegano l’uso tradizionale per alleviare sintomi di gola irritata o curare lievi infiammazioni. Contiene inoltre enzimi che facilitano la digestione. Grazie alla sua composizione, fornisce energia immediata, utile in contesti di sforzo fisico intenso o necessità energetiche improvvise. Pur offrendo benefici, il miele resta un alimento calorico e zuccherino: l’invito resta, dunque, quello alla moderazione, soprattutto in presenza di patologie metaboliche. Inoltre, è fondamentale sapere che c’è un caso in cui questo può essere letale.

Miele, attenti al caso in cui può essere letale: la spiegazione dell’esperto

A rivelarlo, è stato anche un noto esperto di alimentazione e nutrizionista, e cioè il dottor Daniele Basta. In particolare, l’esperto ha spiegato che il miele può diventare molto pericoloso, e anche mortale, se viene dato a un neonato. In effetti, non si deve mai dare il miele ai bambini sotto i dodici mesi, nemmeno se in piccolissime quantità: questo perché il miele può contenere spore di Clostridium botulinum, e cioè un batterio che nell’intestino del lattante può germinare, e produrre una tossina pericolosissima per il sistema nervoso del bambino.

Miele letale
Ecco perché il miele può essere letale per i bimbi. (Fonte: Instagram – @nutrizionedanielebasta).

Ma di quale tossina si tratta? Si tratta della tossina del botulismo infantile, e cioè una malattia rara, che potrebbe avere effetti anche letali. Tutte le autorità sanitarie internazionali raccomandano chiaramente di non somministrare miele nei primi dodici mesi di vita, in nessun caso e in nessuna quantità. Questa raccomandazione vale per qualsiasi tipo di miele, anche biologico o pastorizzato: le spore, spiega il dottor Daniele Basta, non vengono inattivate da nessun processo e in nessun caso, nemmeno con la pastorizzazione. Fortunatamente, dopo il primo anno d’età, il rischio si riduce drasticamente, grazie alla maturazione del microbiota intestinale.

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