I gatti hanno due parti del corpo che hanno la funzione di nasi: uno è il naso che conosciamo tutti, e che abbiamo anche noi esseri umani, ma l’altra? Ecco tutti i dettagli, rivelati da una nota esperta di felini.
Le caratteristiche fisiche degli animali mostrano una straordinaria varietà, dovuta a milioni di anni di evoluzione e, nel caso delle razze domestiche, alla selezione artificiale. Differenze evidenti si riscontrano già nel numero di zampe: quasi tutti i vertebrati terrestri sono tetrapodi, mentre tra gli invertebrati si va dai sei arti degli insetti alle centinaia di zampe dei miriapodi. Alcune specie, come i serpenti o certi vermi, sono completamente prive di arti. La posizione e struttura del cuore varia, poi, sensibilmente: nei mammiferi si trova al centro del torace, ma la sua forma cambia in base alla specie. Nei quadrupedi, ad esempio, è più inclinato verso il basso. Uccelli e insetti mostrano invece un cuore adattato al volo o di tipo tubolare dorsale. Nei pesci il cuore è più semplice e situato vicino alla testa.
Anche lo stomaco differisce notevolmente. I carnivori tendono ad averne uno semplice, mentre i ruminanti dispongono di quattro compartimenti specializzati. In animali come cavalli e conigli, lo stomaco è semplice ma accompagnato da un cieco sviluppato. Gli uccelli, invece, presentano una divisione tra proventricolo e ventriglio. Quasi tutti i vertebrati possiedono una bocca e due narici, ma tra gli invertebrati esistono forme particolari con più aperture o strutture nasali molto diverse. Le razze domestiche aggiungono ulteriore varietà: dai cani alle pecore, taglia, muso, orecchie e colorazione cambiano in modo marcato, influenzati sia dalla funzione sia dall’estetica. Tutto ciò contribuisce alla vastissima gamma di forme e adattamenti osservabili nel regno animale.
I due ‘nasi’ dei gatti: esperta rivela di cosa si tratta e perché
A proposito delle particolarità e delle differenze dei vari esponenti del mondo animale, non tutti sanno che i gatti hanno due parti del corpo che hanno la funzione olfattiva. Hanno, cioè, due tipi di ‘nasi‘: uno è il naso vero e proprio, e uno, pur non essendo un vero e proprio naso, ha una funzione molto simile. A rivelarlo, è stata una nota esperta di felini, la dottoressa Elena Angeli. Prima di tutto, l’esperta ha spiegato che gli odori hanno un ruolo fondamentale nella vita di un gatto, e che, per questo, i mici hanno un senso dell’olfatto molto più sviluppato degli esseri umani. Senso dell’olfatto che si sviluppa nei due nasi: il primo naso, e cioè quello che abbiamo anche noi esseri umani, ha la stessa funzione di annusare e avvertire gli odori.
Il secondo naso, invece, è posizionato nel suo palato, dietro gli incisivi, e ha la funzione di codificare altre sostanze odorose, e cioè i feromoni. Il gatto usa questo secondo naso sollevando il labbro superiore e rimanendo a bocca aperta. Questa caratteristica smorfia, denominata ‘flemen‘, consente al gatto di decodificare tutte le informazioni date dai feromoni: ad esempio, un gatto che annusa una marcatura, e produce il flemen, può capire se un altro gatto è passato di lì. Può capire anche il sesso del gatto, e tante altre informazioni sul gatto stesso.
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L’organo vomeronasale
Questo naso è chiamato ‘organo vomeronasale‘, e, oltre ad avere un ruolo centrale nella comunicazione sociale felina, svolge anche una funzione difensiva. Riconoscendo i feromoni di allarme emessi da animali stressati o impauriti, esso permette al gatto di percepire potenziali pericoli e reagire prontamente con fuga, cautela o difesa. Il comportamento del flemen, che facilita questa rilevazione, è cruciale per evitare conflitti e garantire il benessere quotidiano, anticipando situazioni rischiose e migliorando la capacità di adattamento all’ambiente.