Ecco quattro passaggi fondamentali per avere dei piatti pulitissimi dopo il lavaggio in lavastoviglie, senza la necessità del risciacquo.
La lavastoviglie è ormai un elettrodomestico presente nella maggior parte delle abitazioni moderne, ma il modo in cui viene utilizzata varia notevolmente da persona a persona. Alcuni la caricano senza alcuna preparazione, altri rimuovono accuratamente ogni residuo o addirittura lavano i piatti prima. In molti, ad esempio, scelgono di avviarla solo a pieno carico, così da ridurre sprechi di acqua ed energia, mentre c’è chi presta particolare attenzione all’orario in cui la accende, per approfittare delle tariffe energetiche più convenienti. Un’abitudine ancora molto diffusa, soprattutto in Italia, è quella di risciacquare o pre-lavare i piatti prima dell’inserimento. Questo comportamento nasce spesso dal timore che la macchina non riesca a rimuovere lo sporco più ostinato o dal desiderio di proteggerla da cattivi odori e intasamenti. Tuttavia, si tratta in larga parte di una consuetudine superata, legata a modelli ormai obsoleti di lavastoviglie.
Le tecnologie attuali e i detersivi più recenti sono, in effetti, progettati per agire in modo efficace anche in presenza di sporco evidente. Il prelavaggio manuale, quindi, non solo è inutile, ma rischia di ridurre l’efficacia del ciclo, compromettendo il funzionamento di enzimi attivi contenuti nei detersivi. Inoltre, rappresenta una fonte di spreco idrico considerevole. È sufficiente rimuovere i residui solidi dai piatti con un tovagliolo, lasciando che l’elettrodomestico svolga il suo lavoro. Per essere sicuri, poi, che dopo il lavaggio in lavastoviglie, i piatti escano pulitissimi anche senza risciacquo, consigliamo di seguire quattro passaggi in particolare.
Lavastoviglie: piatti pulitissimi senza risciacquo, in quattro semplici passaggi
A rivelare i passaggi, è stato un noto esperto di pulizie domestiche, e cioè Mattia de La Casa di Mattia. In particolare, l’esperto ha rivelato che il primo passaggio da seguire riguarda il posizionamento dei piatti: è necessario, cioè, posizionarli correttamente, lasciando il giusto spazio fra le stoviglie. Tale passaggio permette ai getti d’acqua dei bracci di raggiungere ciascun punto dei piatti, lavando correttamente, e con forza, anche le stoviglie più incrostate. Si deve, poi, controllare che i bracci di lavaggio girino liberamente, al fine di permettere il loro funzionamento corretto.
Fondamentale è anche utilizzare i detersivi giusti, in base al lavaggio: il detersivo liquido è ottimo per i cicli brevi, mentre le tabs sono adatte ai cicli lunghi. Infine, è fondamentale selezionare il ciclo di lavaggio corretto, in base al grado di sporco: più sporchi sono i piatti, più sarà importante selezionare il ciclo giusto. Qualora ci fosse, l’esperto suggerisce di selezionare il ciclo automatico: questo, infatti, analizza il grado di sporcizia e deduce i parametri da adottare, dalla temperatura all’intensità. Adottare queste buone pratiche consente, dunque, un uso più efficiente e consapevole della lavastoviglie, evitando sprechi e mantenendo elevate le prestazioni dell’elettrodomestico.
Visualizza questo post su Instagram