Un noto professore di fisica ha rivelato come mai si forma la schiuma di latte nel cappuccino, e come farne tanta, senza farla sciogliere nella bevanda: ecco la spiegazione.
Il cappuccino è una delle bevande più amate al mondo. Esso si prepara con due delle bevande più consumate, e cioè il latte e il caffè. Questo si può trovare in tutti i bar e le caffetterie di quasi tutti i Paesi del nostro pianeta: infatti, lo si può trovare tanto in Italia, quanto negli Stati Uniti e in altri Paesi americani. La sua origine è, però, italiana, e, nel nostro Paese, vi è una regola fondamentale che lo riguarda: si può bere, infatti, soltanto al mattino, e mai durante i pasti che non sono la colazione. In altri Paesi del mondo, invece, non vi sono queste regole stringenti, e può capitare che si sorseggi il cappuccino a pranzo o a cena.
La preparazione classica del cappuccino prevede che si metta prima il caffè, appena preparato, poi il latte caldo e, infine, la schiuma di latte. È la schiuma di latte che distingue il cappuccino da altre bevande simili, come il latte macchiato. Una calda e cremosa schiuma, che può formare anche i cosiddetti ‘baffi‘. Ma come si realizza questa schiuma, dal punto di vista della fisica? Un noto esperto e professore di fisica, Vincenzo Schettini, ha rivelato come si prepara la schiuma del cappuccino, e come renderla super cremosa e non farla sciogliere.
Cappuccino: ecco il motivo per il quale si crea la schiuma di latte e il trucco per non farla sciogliere e sparire
Facendo l’esempio della preparazione del cappuccino al bar, mentre il barista attende l’erogazione dell’espresso, crea la schiuma: questa è fondamentale, in quanto conserva il sapore del cappuccino, e ne impedisce la dispersione degli aromi. La realizzazione della schiuma viene effettuata mediante la lancia a vapore, che insuffla aria e vapore acqueo all’interno del latte: sono l’aria e il vapore acqueo che creano la schiuma. All’interno di questa, infatti, vi sono delle bollicine di gas, che sono disposte in un mezzo liquido. La schiuma, però, può sciogliersi, e non restare compatta e cremosa, se le bollicine non sono ben stabilizzata dalla presenza delle molecole surfattanti. Senza queste molecole, le bollicine scoppiano e si dissolvono, facendo sciogliere la schiuma.
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Ma come creare, allora, una schiuma compatta e che non si sciolga? Schettini, sulla sue pagine social, denominate La fisica che ci piace, ha spiegato che le molecole surfattanti, nel caso del latte, sono le proteine: queste si dispongono sulle bollicine di gas e non le fanno scoppiare. All’aumentare della temperatura, spiega Schettini, il gas contenuto in un liquido diminuisce: per far creare tanto gas, dunque, bisognerà partire da un liquido più freddo e, dunque, dal latte freddo di frigorifero. Creando la schiuma dal latte freddo, si avrà più tempo a disposizione per formare molta schiuma, dato che la temperatura raggiungerà più lentamente la temperatura di circa 65 gradi, che è la temperatura di servizio ideale per un buon cappuccino. Se avete uno strumento per formare la schiuma di latte, dunque, ricordatevi di usare sempre quello freddo di frigorifero!