Milano: “costretto a chiudere prima il mio bar”, il motivo assurdo

Milano, imprenditore cinese alle prese con l’escalation di violenza in città

Negli ultimi anni in Italia abbiamo assistito a una vera e propria escalation di violenza in alcune città in cui, camminando per strada, un tempo si percepiva una certa sicurezza, quella della modernità, del progresso. Il riferimento è, in particolare, a Milano: nel capoluogo lombardo, l’unica vera città europea del nostro paese, la situazione è precipitata nel giro di pochissimo. E dai quartieri in cui in tanti ambivano a vivere, oggi si scappa per la troppa criminalità. Per non parlare della metropolitana milanese, dove impazzano le gang di borseggiatori e rapinatori piuttosto aggressivi, che spaventano i passeggeri a bordo dei treni.

A denunciare la sensazione di insicurezza che si avverte in città, anche alcuni volti del mondo dello spettacolo e influencer, testimoni o direttamente vittime di piccoli episodi intimidatori. Insomma, una situazione difficile che, in alcuni quartieri, mette in difficoltà soprattutto i commercianti. I cui negozi sono quindi esposti al malviventi h 24.
Uno di questi è stato intervistato a Mattino Cinque, morning show di Canale 5. Il suo nome è Gino Wu, ed è titolare di un bar a Milano da ormai 15 anni.

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L’intervista dell’imprenditore Gino Wu a Mattino Cinque


Milano, la denuncia dell’imprenditore Gino Wu: “Di spacciatori ce ne sono tanti”

Il bar di Gino Wu si trova in una zona ormai non più tanto periferica di Milano: l’uomo, di origini cinesi, testimonia che la vita degli imprenditori in città è diventata molto più difficile.
Nel 2017, ha raccontato in diretta in collegamento con lo studio di Mattino Cinque, ha subito l’incendio del suo negozio “per vendetta: il locale è stato bruciato da uno spacciatore, per cui avevo chiamato tante volte la polizia. Una mattina abbiamo litigato al bar, non voleva pagare una bevanda. Ha gettato due grandi bottiglie di benzina e ha bruciato tutto. Poi, grazie alle forze dell’ordine che hanno fatto bene il loro dovere, è venuto anche il sindaco, e insieme a tutte le persone che vogliono bene alla piazza e al quartiere, la situ è veramente molto migliorata. I problemi maggiori di oggi sono i tossici che rompono i vetri delle auto per rubare il contenuto all’interno, piccoli furti, ladri di locali commerciali, come bar e tabacchi, quindi piccoli e medi esercenti. E ancora schiamazzi notturni creati da gruppi di persone che bevono e ululano tutta la notte, disturbando il vicinato.
La sicurezza è migliorata, la piazza è più pulita ma i problemi ci sono. I clienti? DI spacciatori in zona ce ne sono ancora tanti, ma in piazza abbiamo mandato tutti via. I maleducati non mancano mai. Un tempo chiudevo tardi, ma ci guadagnavo poco e rischiavamo. Ho scelto dal 2017 di chiudere alle 8 di sera per motivi di sicurezza“. Nel 2024, a Milano, un commerciante è costretto a modificare gli orari di chiusura della sua attività per colpa dei delinquenti.

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