Se il vino sa di tappo, è automaticamente colpa della cantina produttrice? Un noto esperto rivela che non è così, e spiega perché, in alcuni casi, è un errore rinunciare definitivamente alle bottiglie di quella determinata cantina, se per una volta la bevanda sa di tappo.
La produzione vinicola in Italia è importantissima, e contribuisce in maniera non indifferente all’economia del nostro Paese. Secondo gli ultimi dati ISTAT, ad esempio, l’anno scorso, in Italia sarebbero stati prodotti più di 40 milioni di ettolitri di vino. Un numero decisamente alto, che acquista ancora più valore, considerando che in quasi tutte le regioni italiane, l’industria vinicola è importante e i vini prodotti sono numerosi e di vario genere. Insieme alla Francia, insomma, l’Italia è il paese europeo che produce, e, dunque, vende più vino in assoluto.
In Italia c’è, pertanto, l’imbarazzo della scelta, per chi vuole bere un calice di vino. Vini bianchi, rossi, rosati, così come dolci, secchi, frizzanti: c’è una vastissima scelta di vini, che ricoprono tutte le fasce di prezzo. Al supermercato, o in enoteca, in effetti, si possono trovare bottiglie di vino che costano cinque euro o poco più, e bottiglie di vino che cosano decine e decine di euro, se non di più.
Vino: ecco perché, se sa di tappo, non è sempre colpa della cantina produttrice
Tra i fattori che condizionano l’aumento di prezzo del vino, ci sono, sicuramente, la qualità delle tecniche di produzione del vino, l’anno in cui il vino è stato prodotto, e anche l’imbottigliamento della bevanda. Indipendentemente dal prezzo, però, il fattore che più influenza la scelta del consumatore è il suo gusto. Se, infatti, il sapore del vino non dovesse convincere il consumatore, quest’ultimo potrebbe non essere più disposto a comprare una bottiglia simile, o, addirittura, una bottiglia della stessa cantina. A proposito del gusto del vino, e anche dell’imbottigliamento della bevanda, un noto esperto di alimentazione e agronomo, Daniele Paci, ha parlato di una questione annosa, che riguarda proprio questa bevanda: la possibilità che il vino sappia di tappo. In particolare, Paci ha spiegato che, spesso, se il vino sa di tappo non è colpa della cantina produttrice.
Il vino sa di tappo, spesso, per colpa di un fungo che cresce sulla pianta da sughero utilizzata per fare i tappi con cui si chiudono le bottiglie. Sul tronco di queste piante, spiega l’esperto, potrebbe crescere l’armillaria che, lavorando in presenza di cloro, produce quelle sostanze che sono in grado di dare la sensazione sgradevole dell’odore di tappo, quando si apre una bottiglia di vino. Spiegato questo, l’agronomo ha consigliato di dare sempre un’altra possibilità alla cantina, quando un vino sa di tappo.
Il consiglio dell’esperto
Quello che bisogna fare in questi casi, infatti, è provare un’altra bottiglia della stessa cantina, ma di un’altra partita di tappi: spesso, infatti, capiterà che quest’altra partita di tappi non sia stata fallata dal suddetto fungo, e, dunque, sarà possibile, per il consumatore, assaporare veramente la bevanda. In alcuni casi, questo potrebbe scoprire che il vino, che si pensava sapesse di tappo in generale, invece, sia particolarmente gustoso e buono!