Con una circolare, l’Agenzia delle Entrate ha reso noti tutti i dettagli sul Bonus Natale, previsto dal Governo: una nota esperta ha rivelato tutto ciò che c’è da sapere su questa indennità.
Già da diverse settimane, si parlava del Bonus Natale. Il Bonus Natale è un’indennità che spetta ad alcuni lavoratori italiani, che soddisfano determinati requisiti. Quest’indennità arriverà in corrispondenza con la tredicesima mensilità, e quindi proprio nel periodo natalizio, ma, perché venga corrisposta, bisognerà rispettare dei requisiti. Una nota esperta di diritto del lavoro, e consulente del lavoro, e cioè la dottoressa Sabrina Grazini, ha spiegato tutti i dettagli su questa indennità, in un recente contenuto pubblicato sui social.
In particolare, Sabrina Grazini ha spiegato che si tratta di un’indennità del valore di 100 euro netti. Questi saranno, però, riparametrati sul periodo lavorato: circa 0,27 centesimi per ogni giorno lavorato. Se, dunque, i dipendenti avranno lavorato per tutto l’anno, riceveranno 100 euro, o altrimenti il valore dell’indennità sarà inferiore. Una cosa importante, è che questo bonus non arriverà direttamente: sarà il lavoratore a doverlo richiedere. Potrà, in particolare, richiederlo in due momenti. O entro il mese di dicembre, con un’apposita autocertificazione dei redditi al datore di lavoro, oppure anche nel 2025, mediante la dichiarazione dei redditi. Se non si riuscirà a ottenere il bonus entro il mese di dicembre, dunque, non c’è problema: sarà possibile farlo l’anno prossimo, sempre in base al reddito del 2024. Si potrà, però, naturalmente, chiedere una sola volta, e non tutte e due.
Bonus Natale: ecco tutti i dettagli da conoscere sull’indennità prevista
La circolare dell’Agenzia delle Entrate specifica che ci sono dei requisiti importanti da rispettare, per coloro che vogliono richiedere questo bonus. Prima di tutto, i richiedenti dovranno essere lavoratori dipendenti, con un reddito complessivo annuo fino a 28.000 euro. Inoltre, i richiedenti dovranno avere un coniuge e un figlio a carico, oppure, in famiglie monogenitoriali, dovranno avere il figlio a carico. Per ‘famiglie monogenitoriali‘ si intendono, in particolare, le famiglie dove l’altro genitore è deceduto, oppure non ha riconosciuto il figlio nato fuori dal matrimonio, oppure quando il figlio è stato adottato da un solo genitore o affidato a un solo genitore.
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Il bonus, invece, non spetta al lavoratore dipendente che vive con il figlio a carico e convive con l’altro genitore, in un rapporto affettivo stabile dichiarato all’anagrafe comunale, o quando convive con l’altro genitore senza alcuna formalizzazione all’anagrafe comunale, e neanche al lavoratore dipendente che vive insieme al figlio a carico da solo, o con una terza persona, in un rapporto affettivo dichiarato o meno all’anagrafe comunale, ed è separato con l’altro genitore. In questi tre casi, dunque, non si potrà chiedere l’indennità.