La storia di Annamaria, una donna che, senza saperlo, ha aiutato a risolvere un importante caso giudiziario
Chat farcite di emoji, cuoricini e baci, arricchite da fotografie e piccoli spezzoni di video. Questa è stata, per un periodo di tempo, la realtà di Annamaria e Alessandra, due donne che hanno scovato un truffatore di 60 anni che provava a derubarle. Grazie al loro intervento, l’uomo è stato poi acciuffato. Ma la vera scoperta è arrivata al momento della denuncia.
La storia è stata raccontata nel corso di Pomeriggio Cinque,1 trasmissione del pomeriggio in onda su Canale 5, condotta dalla giornalista Myrta Merlino. Il truffatore in questione diceva di chiamarsi Ubaldino Massimo. “Con lui si poteva parlare di tutto, era coltissimo. L’ho conosciuto sui social perché teneva dalle live dove ogni sera tratta di un argom diverso”, dice Annamaria alla trasmissione Mediaset. Dopo un po’, però, quando ormai il truffatore aveva raggiunto un sufficiente livello di confidenza con la sua vittima, cominciano ad arrivare delle strane richieste.
“Mi diceva che non aveva da mangiare”. Annamaria, così, mossa compassione, ha iniziato ad inviare all’uomo dei soldi. “Mi dice che finalmente non si sentiva solo, e che aveva trovato una persona che lo capiva”. Ma le richieste di denaro non si fermano qui: l’uomo dice alla sua vittima che era stato in ospedale, e per avvalorare il suo resoconto le invia anche la fotografia del suo braccio collegato ad una flebo.
A questo punto Annamaria si insospettisce, e si rende conto che probabilmente la persona con la quale aveva chattato per intere settimane, era, forse un malintenzionato.
Donna denuncia il suo truffatore e scopre che era evaso dal carcere 15 mesi prima
La conferma arriva quando si rivolge alla polizia postale per sporgere denuncia. Le autorità eseguono il riconoscimento dell’individuo, risalgono alla sua identità, chiedono a Annamaria di confermare che si tratti di quella persona, e qui avviene la scoperta. Massimo Ubaldino, l’uomo con il quale la donna aveva chattato a lungo credendo che fosse l’inizio di una storia d’amore con una persona per bene, era in realtà un ex detenuto che era evaso dal carcere di Firenze 15 mesi prima.
Non solo quindi era un truffatore, ma anche un individuo ricercato dalle forze dell’ordine. La denuncia di Annamaria si rende quindi indispensabile per acciuffare nuovamente questa persona, e riconsegnarla all’autorità giudiziaria.
“Ero affascinata da come si poneva. Ha fatto un appello parlando di amicizia, di chi lo avrebbe aiutato. Gli ho detto che lo avrei aiutato, e lì sono partiti i messaggi”.