Debiti, nuovo chiarimento dell’Agenzia delle Entrate: cosa fare se arriva una cartella di un pagamento già effettuato

Cosa fare quando l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ci invia una cartella di pagamento con uno o più debiti che abbiamo già pagato? Ecco la risposta dettagliata del noto ente.

Le cartelle di pagamento sono dei documenti, che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione invia ai contribuenti d’Italia, qualora questi ultimi abbiano contratto dei debiti con enti impositori di vario tipo. Tra questi, l’Agenzia delle Entrate, i Comuni, ma anche gli Ordini professionali e le Regioni. In questi documenti, si fa riferimento alle somme dovute, nonché alle metodologie di pagamento possibili, per estinguere il debito, e alle istruzioni per richiedere la rateizzazione dello stesso.

Sulle cartelle di pagamento, inoltre, si trovano i termini di pagamento: parliamo, cioè, della scadenza, entro cui si deve effettuare il pagamento del debito. Qualora si superasse questa data, i contribuenti sarebbero in mora e, dunque, dovrebbero pagare degli interessi aggiuntivi. Ci sono dei casi, poi, in cui il contribuente potrebbe ritenere non dovuto un determinato pagamento, per una varietà di motivi diversi. In questo caso, il contribuente deve procedere con la richiesta di annullamento della cartella di pagamento, o di sgravio fiscale.

Debiti, la spiegazione dell’Agenzia delle Entrate: ecco come dobbiamo comportarci se arriva la cartella di pagamento di un debito già pagato

In questo articolo, ci occupiamo proprio di annullamento delle cartelle di pagamento, in riferimento a una situazione specifica: quella descritta, cioè, da un contribuente, che ha chiesto all’Agenzia delle Entrate, mediante la posta di FiscoOggi, istruzioni su come procedere, qualcosa l’Agenzia delle Entrate-Riscossione spedisse una cartella di pagamento, in riferimento a un debito già estinto. Questa è una cosa che, effettivamente, può capitare, ma come si chiede l’annullamento della cartella di pagamento, in questo caso? Ebbene: l’Agenzia delle Entrate ha sottolineato che, per farlo, bisogna richiedere la sospensione della riscossione, entro 60 giorni dalla notifica.

Agenzia delle Entrate Debiti
L’Agenzia delle Entrate fa chiarezza su Twitter. (Fonte: Twitter – X – Agenzia delle Entrate).

La domanda può essere presentata online, accedendo all’area riservata del sito di Agenzia delle Entrate – Riscossione, e cliccando su ‘Sospendi la riscossione‘, o attraverso l’app Equiclick. Inoltre, si può presentare  mediante la compilazione del modello SL1: questo potrà essere inviato sia tramite PEC (Posta Elettronica Certificata), che fisicamente, presso lo sportello territoriale. L’Agenzia delle Entrate ha specificato che, alla richiesta, bisognerà allegare una copia dell’atto, per il quale si richiede la sospensione, nonché, ovviamente, tutti i documenti che attestano la sussistenza della fattispecie prevista dalla norma prevista all’articolo 1, comma 538, della legge n°228 del 2012.

Questo articolo stabilisce, in particolare, che l’annullamento della cartella di pagamento può essere richiesto per ragioni come lo sgravio, la prescrizione o la decadenza intervenute prima della data in cui il ruolo è stato reso esecutivo, la sospensione amministrativa del debito, e, per l’appunto, il pagamento effettuato prima della formazione del ruolo. Dopo aver ricevuto l’istanza, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione la trasmetterà, a sua volta, all’ente creditore e, nell’attesa della risposta, sospenderà la procedura di riscossione.

Lascia un commento