Asia Argento a cuore aperto sulla sua vita, i suoi figli, e il personaggio che ha sempre portato avanti
Un personaggio sicuramente controverso, ma originalissimo e unico del mondo dello spettacolo italiano e internazionale. Asia Argento, figlia del maestro dell’horror, Dario Argento, ha parlato ieri sera a cuore aperto nel corso di Donne sull’orlo di una crisi di nervi, la trasmissione di Rai 3 condotta da Piero Chiambretti. Ospite fisso di questo programma, Argento, 49 anni, in ogni puntata ha affrontato una tematica. Ma il suo discorso di ieri sera, ultima puntata del format di Rai 3, è stato una specie di bilancio, un discorso intimo arrivato dall’attrice e showgirl. La principale tematica affrontata da Asia Argento è stata la maternità, ma anche, per citare le sue parole, la sua “assenza totale di conformismo”, di cui ha dato un chiarimento da ascoltare, se si è incuriositi da questo personaggio sicuramente sui generis che rappresenta questa donna.
Asia Argento e il suo editoriale da Chiambretti: da recuperare
Chiamata in causa da Piero Chiambretti nello spazio a lei dedicato, Asia Argento ha cominciato a parlare di quella che è sempre stata la sua assoluta priorità: i suoi figli.
“Se avete ascoltato i miei altri editoriali, avrete capito a che ritmo danza la mia vita. Al futuro, in realtà, non ci pensò mai: porta sfiga pensarci troppo. E poi il mio presente è già abbastanza impegnativo. Ho due figli, e questo, a grandi linee, è tutto quello che conta per me. Per chi mi conosce, non c’è bisogno di spiegarlo: la maternità e l’amore per i miei figli, io lo proteggo in una parte di me inaccessibile a chiunque. Il mio giardino privato: insieme a poche altre cose, lì regna un’armonia dedicata, e nessuno potrà mai metterci piede. Né voi, né nessun uomo, donna, amico: non lascio entrare nemmeno una parte di me stessa particolarmente intricata, che potrebbe calpestare qualche fiore”.
“La vita mi ha insegnato che anche le ferite più purulente, da loro può nascere qualcosa di buono. Speravo che venire qui a parlare a una telecamera avrebbe avuto un effetto catartico, e in parte è stato pure così. Penso di essere stata abbastanza obiettiva, non troppo spietata con me e con gli altri, ma forse mi sbaglio. Forse è impossibile esserlo, quando si risponde a una voce che scaturisce dal profondo più nebuloso che c’è dentro di noi. Non voglio essere la paladina di nessuno, figuriamoci un esempio. Però una cosa me la sento di dirla: essere una donna come me, non è mai stato comodo. Ma è sempre stata una scelta: ogni volta che la mia assenza totale di conformismo ha infastidito qualcuno, ho saputo di essere sulla giusta direzione”.