L’acqua fresca va bene, ma ghiacciata no, nemmeno se fa caldo: ecco tutti i consigli del farmacista per restare freschi e idratati, ma senza rischiare crampi e congestioni.
Durante i mesi estivi, il corpo umano affronta una maggiore perdita di liquidi a causa dell’innalzamento delle temperature e della conseguente sudorazione. Questa risposta fisiologica, necessaria per mantenere stabile la temperatura corporea, espone l’organismo al rischio di disidratazione. Se i liquidi persi non vengono reintegrati adeguatamente, possono insorgere sintomi come stanchezza, crampi muscolari, cefalea e, nei casi più gravi, colpi di calore. Oltre all’acqua, il sudore comporta anche la perdita di sali minerali essenziali, come potassio e magnesio, indispensabili per il corretto funzionamento muscolare e nervoso. Bere acqua regolarmente aiuta a regolare la temperatura corporea attraverso la sudorazione e favorisce l’eliminazione delle tossine, migliorando così anche la digestione e il benessere intestinale. L’idratazione contribuisce inoltre a mantenere la pelle elastica e idratata, proteggendola da irritazioni e secchezza, e sostiene le prestazioni fisiche e cognitive, prevenendo stanchezza e difficoltà di concentrazione.
Durante l’estate si consiglia di consumare almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno, se non anche di più: è necessario, infatti, aumentare la quantità in caso di attività fisica, esposizione al sole o sudorazione abbondante. Si aggiunge, altresì, che è importante non attendere il senso di sete per iniziare a bere, poiché questa sensazione rappresenta già un segnale precoce di disidratazione. Anche l’alimentazione, e in particolare alimenti ricchi di acqua come frutta e verdura, possono contribuire all’idratazione quotidiana. Dall’altra parte, invece, è sconsigliato consumare alimenti troppo salati, che facilitano la disidratazione, così come quelli troppo ricchi di zuccheri.
Acqua, anche se hai caldo non berla ghiacciata: ecco perché
Bere tanta acqua è fondamentale, ma bisogna fare attenzione alla sua temperatura. Come spiegato da un noto farmacista, e cioè il dottor Giacomo, infatti, bere acqua fresca contro il caldo va benissimo, ma questa non deve essere ghiacciata. Le conseguenze potrebbero essere, infatti, decisamente sgradite: l’esperto spiega che, quando si beve acqua troppo fredda, il freddo potrebbe causare un vero e proprio spasmo della muscolatura dello stomaco, innescando un vero e proprio blocco di tutto il sistema digerente. In presenza di temperature elevate, poi, il corpo lavora per mantenere stabile la temperatura interna attraverso la sudorazione e la vasodilatazione. In questo stato di equilibrio delicato, bere acqua molto fredda può causare un brusco sbalzo termico, favorendo congestioni e disturbi digestivi ancora più gravi. Il rischio aumenta quando, spinti dalla sete intensa, si ingeriscono rapidamente grandi quantità di liquidi freddi, sottoponendo lo stomaco e il sistema digerente a uno stress improvviso.
Bere acqua ghiacciata quando fa troppo caldo, dunque, potrebbe essere ancora più pericoloso. La temperatura ideale dell’acqua, rivela l’esperto, deve oscillare tra i 10 e i 15°C. Per abbassare la temperatura corporea, invece, il farmacista suggerisce di idratarsi con continuità, assumendo anche delle soluzioni saline specifiche, se lo si ritiene necessario. Inoltre, l’esperto suggerisce di evitare le bevande troppo zuccherate, dato che, pochi minuti dopo averle bevute, si sarà più stanchi di prima e più assetati. Anche le docce frequenti potrebbero essere un’ottima idea per rinfrescarsi: anche queste, però, devono essere fresche e non fredde.
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