Meno ingombrante e più economico dei cuscini e, per alcuni, anche più comodo: ecco il trucco del fisico per chi non sa dove appoggiare la testa quando si trova in spiaggia.
La spiaggia libera rappresenta una soluzione spesso apprezzata per la sua accessibilità e per l’atmosfera più genuina rispetto agli stabilimenti attrezzati. Senza biglietti d’ingresso, consente a chiunque di godere del mare, offrendo la possibilità di scegliere liberamente il posto dove sistemarsi, anche in aree meno affollate o più vicine alla riva. Questo aspetto, unito alla libertà di portare con sé il proprio materiale – come ombrelloni, cibo o giochi – contribuisce a creare un ambiente più informale e rilassato, spesso preferito da chi desidera staccare davvero.
Tuttavia, l’assenza di strutture organizzate comporta alcuni svantaggi pratici. Chi sceglie la spiaggia libera deve rinunciare a lettini, docce, bar o servizi igienici. La sabbia, soprattutto nelle ore più calde, può rendere difficile sia camminare che restare distesi a lungo. Inoltre, la mancanza di sorveglianza riduce il livello di sicurezza, un fattore rilevante soprattutto per le famiglie con bambini. Anche la pulizia non è sempre garantita: non è raro imbattersi in rifiuti lasciati da altri visitatori. In sintesi, la spiaggia libera si adatta a chi predilige spontaneità e risparmio, accettando qualche scomodità in cambio di un’esperienza più autentica. Ma chi cerca comfort e servizi dovrà fare compromessi o orientarsi altrove.
Spiaggia libera, altro che cuscini: ecco come risolvere facilmente il problema dell’appoggio della testa
Un altro dei problemi, che riguardano la comodità, in spiaggia, è quello dell’appoggio della testa: anche il semplice desiderio di trovare un appoggio comodo per la testa può, infatti, diventare complicato se non si è ben attrezzati. C’è chi, per risolvere questo problema, porta con sé un cuscino, ma questo può essere ingombrante e, non per tutti, comodo. Per fortuna, c’è un trucco facile da seguire, finalizzato a trovare un appoggio comodo per la testa. È quello di appoggiare una bottiglia d’acqua, o un contenitore per la protezione solare, o per il doposole, dalla parte del tappo a terra, e appoggiare la propria sulla parte opposta. Come spiegato da un noto fisico, il professor Vincenzo Schettini, quando siamo stesi a pancia in giù, il collo, per la fisica, rappresenta una specie di ponte, e ci servono due vincoli per sostenerlo.
Uno dei vincoli è rappresentato dalle spalle, che sono poggiate a terra, mentre l’altro è rappresentato dal cuscinetto, che, di solito ci si mette dietro la testa. Al posto del cuscinetto, possono essere usati la bottiglietta d’acqua o il contenitore della crema solare. Per fare questo, però, bisogna ricordare che la fisica dice che, quando si poggia la testa, il centro di massa della testa deve allinearsi con la base di appoggio del contenitore. Ciò vuol dire che la bottiglietta va messa con la parte del tappo rivolta verso la spiaggia. Inoltre, per trovare la soluzione più adatta a sé, è conveniente portare con sé contenitori di diversa lunghezza: per trovare una sorta di equilibrio, il contenitore deve avere una lunghezza proporzionale a quella del collo. Per alcuni, dunque, una bottiglietta d’acqua – più lunga – potrebbe essere meglio del contenitore di una crema solare, o viceversa.
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