L’Agenzia delle Entrate ha offerto un interessante chiarimento sul bonus ristrutturazione e sulla possibilità di ottenere la detrazione più alta, del 50%, in un caso particolare: ecco di cosa si tratta e i dettagli sulla novità.
Il Bonus Ristrutturazione 2025 rappresenta un’agevolazione fiscale per chi effettua interventi su immobili a uso residenziale, introducendo novità rilevanti rispetto agli anni precedenti. La misura continua a offrire una detrazione Irpef per spese legate a lavori di restauro, risanamento conservativo, manutenzione straordinaria e ristrutturazione edilizia, ripartita in dieci rate annuali. La distinzione principale riguarda la tipologia dell’abitazione: per la prima casa (che deve essere anche l’abitazione principale) la detrazione arriva al 50% su un massimo di 96.000 euro di spesa, mentre per le seconde case scende al 36% sullo stesso importo. A partire dal 2026 la percentuale diminuirà progressivamente per entrambe le categorie, con una soglia ridotta a 48.000 euro dal 2028. Resta esclusa la possibilità di usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito.
Il bonus può essere richiesto non solo dai proprietari, ma anche da chi detiene altri diritti reali sull’immobile, purché questo non sia destinato ad attività commerciali. Sono ammessi anche gli interventi su parti comuni condominiali, inclusa la manutenzione ordinaria. Un aspetto particolarmente restrittivo riguarda i redditi più elevati: per chi supera i 75.000 euro annui, le spese detraibili sono soggette a limiti più severi, che si riducono ulteriormente sopra i 100.000 euro, tenendo conto anche di figli e disabilità. L’aliquota più alta resta riservata alle abitazioni principali, anche nel caso in cui queste diventino residenza abituale solo dopo il termine dei lavori.
Bonus ristrutturazione, arriva un’importante novità: ecco tutti i dettagli sul chiarimento dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha recentemente offerto un interessante chiarimento sul funzionamento del bonus ristrutturazione, che può essere considerato un’ottima novità per chi ha intenzione di svolgere lavori di ristrutturazione quest’anno, o li ha iniziati nei primi mesi del 2025. A spiegare di cosa si tratta, è stato un esperto commercialista italiano, il dottor Massimiliano Allievi. In particolare, l’esperto ha spiegato che, secondo l’ultima legge di bilancio, hanno diritto alla detrazione più alta, e cioè del 50%, solo coloro che svolgessero interventi di ristrutturazione nella propria abitazione principale. Questa indicazione, però, lasciava un dubbio: tale detrazione è del 50% anche quando si compra casa e, nel momento dei lavori di ristrutturazione, quest’ultima non è la propria abitazione principale, ma poi lo diventa, con il cambio di residenza, al termine dei lavori di ristrutturazione?
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Ebbene, l’Agenzia delle Entrate ha recentemente dato una risposta affermativa. È possibile, cioè, effettuare il cambio di residenza al termine dei lavori di ristrutturazione, e usufruire sempre della detrazione più alta. La cosa importante è che, terminati il lavoro, si effettui il cambio di residenza dall’appartamento in affitto in cui si viveva prima, alla prima casa acquistata e ristrutturata. Questa è un’ottima novità, in quanto, spiega l’esperto, è la casistica più diffusa, per i contribuenti che comprano la prima casa.