La busta paga di giugno, per migliaia di lavoratori, potrebbe essere più ricca di circa 400 euro: ecco quali lavoratori saranno interessati e per quale motivo.
La busta paga di giugno presenta alcune caratteristiche distintive rispetto agli altri mesi dell’anno, e molte altre in comune. Tra queste ultime, non si può non ricordare che la data di accredito varia in base al settore: a seconda del settore, infatti, essa può essere corrisposta nell’ultima decade del mese, a fine mese o, in alcuni casi, nella prima metà di luglio. Questa differenza dipende dal contratto collettivo applicato, ma anche dalle prassi aziendali. Le caratteristiche distintive riguardano, invece, il fatto che, spesso, la retribuzione di giugno può risultare più consistente. A questa particolarità, contribuiscono diversi fattori. Tra i più rilevanti ci sono gli arretrati, legati a benefici fiscali o aumenti contrattuali non ancora corrisposti nei mesi precedenti.
Nel 2025, ad esempio, molti lavoratori hanno ricevuto o riceveranno il rimborso del taglio del cuneo fiscale, che ha incluso gli importi arretrati da gennaio a maggio, determinando un aumento medio della busta paga compreso tra 400 e 480 euro. Un ulteriore elemento è rappresentato dagli aumenti previsti dal rinnovo dei contratti collettivi, che spesso trovano applicazione proprio da giugno, includendo anche i relativi arretrati. In aggiunta, molti lavoratori del settore privato ricevono la quattordicesima mensilità in questo periodo, una retribuzione aggiuntiva prevista da diversi contratti collettivi nazionali. Infine, alcune aziende liquidano proprio a giugno premi di produttività o indennità una tantum legate ai risultati aziendali.
Busta paga: 400 euro in più per molti lavoratori del settore metalmeccanico
La busta paga di giugno si configura quindi come un momento particolarmente significativo, sia per l’importo percepito sia per la presenza di voci straordinarie. Proprio in questo contesto, si inserisce il premio che riceveranno alcuni lavoratori del settore metalmeccanico. A parlarne, è stato anche un noto commercialista italiano, e cioè il dottor Giorgio Infantino. In particolare, l’esperto ha spiegato che diversi lavoratori del settore metalmeccanico riceveranno, o hanno già ricevuto, nella busta paga di giugno, ben 485 euro lordi in più, e cioè circa 400 euro netti in più. Questo è un elemento perequativo, previsto per una parte dei lavoratori del suddetto settore: ma quali?
Ebbene: secondo quanto spiegato dall’esperto, i destinatari di questo aumento sono coloro che erano in forza almeno dal primo gennaio 2025, e quindi non quelli che hanno firmato il contratto in una data successiva. Inoltre, i lavoratori devono essere dipendenti di un’azienda che non applica, ad oggi, la contrattazione di secondo livello, riguardante il premio di risultato. Chi rispetta entrambi i requisiti, ha avuto o avrà una sorpresa davvero gradevole, per quanto riguarda la busta paga di questo mese.
Cos’è un elemento perequativo?
Ma cos’è esattamente un elemento perequativo in busta paga? Si tratta di una somma aggiuntiva prevista da alcuni contratti collettivi nazionali, destinata ai lavoratori che non percepiscono altri compensi extra come premi di risultato o superminimi. Serve a compensare le differenze salariali tra chi lavora in aziende con contrattazione di secondo livello e chi invece non ne beneficia. L’obiettivo è garantire una maggiore uniformità retributiva, premiando anche chi non riceve altre forme di integrazione economica. Generalmente erogato a giugno, l’elemento perequativo ha un importo fisso annuale, che nel settore metalmeccanico nel 2025 ammonta, per l’appunto, a 485 euro lordi. Questa somma è soggetta a contributi previdenziali e fiscali, ma non viene considerata nel calcolo del trattamento di fine rapporto (TFR).
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