Busta paga: quanti soldi avrete in più per il 2 giugno? Esperto rivela i due casi da considerare

Tutti i lavoratori dipendenti riceveranno dei soldi in più per il 2 giugno, ma i casi da considerare sono due: esperto rivela quali e tutti i dettagli.

Lo stipendio rappresenta il compenso percepito dal lavoratore per la sua attività ed è disciplinato in modo dettagliato dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL). Questi contratti stabiliscono i livelli minimi retributivi in base alla qualifica e al livello professionale, garantendo una retribuzione adeguata alla quantità e qualità della prestazione, come previsto anche dalla Costituzione italiana. In mancanza di una legge che definisca i salari, i minimi tabellari dei CCNL sono il principale punto di riferimento per valutare la congruità dello stipendio. Il calcolo dello stipendio mensile può avvenire in modi differenti. Nei casi in cui la retribuzione sia oraria o giornaliera, l’importo varia in base ai giorni lavorati nel mese. Per esempio, un mese lungo come luglio può generare un importo superiore rispetto a febbraio.

Tuttavia, la maggior parte dei lavoratori dipendenti ha una retribuzione mensilizzata, ossia fissa, basata su 26 giornate convenzionali.  In questi casi, il valore giornaliero si ottiene dividendo la retribuzione mensile per 26, con eventuali aggiustamenti legati a ferie, assenze, festività o straordinari, visibili nel cedolino o busta paga. Le variazioni dello stipendio da un mese all’altro possono dipendere sia dal sistema di calcolo adottato, sia dalla presenza di elementi variabili. In particolare, gli straordinari, i premi, le indennità o le assenze non retribuite influiscono sul totale mensile anche per chi ha una paga fissa. Gli straordinari, in particolare, sono ore lavorate oltre il normale orario settimanale (generalmente 40 ore) e devono essere autorizzati dal datore di lavoro. La loro retribuzione è maggiorata, con percentuali che variano in base al contratto e al tipo di prestazione (notturna, festiva, ecc.).

Busta paga: quanti soldi si avranno in più per il 2 giugno

Nella busta paga del mese di giugno, in particolare, tutti i lavoratori dipendenti riceveranno dei soldi in più, per la giornata del due giugno. In effetti, in Italia, il 2 giugno, Festa della Repubblica, è una festività nazionale sempre riconosciuta in busta paga. Per i lavoratori con stipendio mensile fisso, la giornata è già compresa nella retribuzione, ed è indicata come “festività goduta”: non è un vero e proprio compenso extra, dunque, ma viene pagata anche se è una festività, a differenza, ad esempio, della domenica. Chi è pagato a paga oraria riceve invece un importo specifico calcolato in base ai giorni lavorativi settimanali. Secondo quanto spiegato da un noto esperto di diritto di lavoro, il dottor Riccardo Onano, però, bisogna considerare due casi: il caso in cui il dipendente abbia lavorato il 2 giugno, e il caso in cui non abbia lavorato.

Busta paga 2 giugno
La maggiorazione retributiva dipende dal CCNL. (Fonte: Instagram – @riccardo_onano).

Come spiegato dall’esperto, in effetti, se si lavora durante la festività, si ha diritto a una maggiorazione contrattuale. Il valore della maggiorazione contrattuale dipende dal CCNL: essa va da un minimo del 15 percento, fino al trenta percento, e addirittura, in alcuni casi, fino al cinquanta percento. Chi non ha lavorato, invece, riceverà il corrispondente di una giornata lavorativa, pur non avendo lavorato. Infatti, in ogni caso, il 2 giugno viene regolarmente retribuito, con modalità che variano a seconda del contratto.

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