Che Dio ci aiuti 8 è tornato da pochissimo su Rai 1 e sta già facendo impazzire il pubblico, ma perché questo avviene? C’è una motivazione psicologica, non solo molto profonda ma anche estremamente interessante.
Le fiction Rai che mettono al centro drammi familiari, emozioni forti e relazioni umane complesse continuano a conquistare il pubblico italiano. Un esempio recente è Che Dio Ci Aiuti 8, tornata in onda su Rai 1 con nuove storie coinvolgenti e personaggi che ci fanno sentire a casa. Ma perché queste narrazioni piacciono così tanto? La risposta sta in un concetto psicologico ben preciso: quello delle narrazioni rassicuranti. Ma che cosa sono e perché fanno letteralmente impazzire il pubblico da tempo? Anche per altri generi, come le soap, c’è una spiegazione.
La psicologa Maria Cristina Levorato, insieme a Barbara Nesi, ha condotto ricerche sull’importanza dei testi narrativi per la comprensione della psiche umana. Secondo il loro studio, le narrazioni permettono alle persone di riconoscere e vivere in modo vicario gli stati emotivi dei personaggi. Inoltre, gli spettatori acquisiscono informazioni sul mondo dell’interiorità e delle emozioni. Comprendono le circostanze che innescano certe emozioni e imparano come affrontare e gestire le emozioni.
Che Dio ci aiuti 8, perché piace al pubblico? La spiegazione psicologica
Le narrazioni rassicuranti sono storie che, pur raccontando conflitti, problemi e difficoltà, offrono al pubblico un senso di sicurezza emotiva. Questo avviene grazie a diversi fattori:
- Trame prevedibili ma appaganti. Anche se le storie sono ricche di colpi di scena, il pubblico sa che ci sarà una soluzione positiva o, almeno, una chiusura emotivamente soddisfacente. Il lieto fine o una morale costruttiva permettono agli spettatori di affrontare meglio le loro stesse difficoltà quotidiane.
- Personaggi che diventano “famiglia”. I protagonisti di fiction come Che Dio Ci Aiuti sono figure di riferimento che creano un legame affettivo con il pubblico. Suor Angela, interpretata da Elena Sofia Ricci nelle precedenti stagioni e ora sostituita da Azzurra, è un esempio perfetto di personaggio che guida e protegge gli altri, offrendo sempre saggezza e conforto.
- Tematiche universali e riconoscibili. Le fiction affrontano problemi reali come il senso di colpa, il perdono, l’amore, le difficoltà familiari e la ricerca di se stessi. Questi temi toccano chiunque e aiutano lo spettatore a sentirsi meno solo nelle proprie sfide.
- Un equilibrio tra dramma e leggerezza. Anche nelle situazioni più difficili, fiction come Che Dio Ci Aiuti offrono momenti di leggerezza e ironia, che rendono la visione piacevole senza appesantire troppo le emozioni.
Le fiction Rai che mettono in scena drammi familiari hanno successo perché rispondono a un bisogno psicologico profondo: quello di sentirsi compresi, supportati e rassicurati. Che Dio ci aiuti 8 è l’esempio perfetto di come le narrazioni rassicuranti possano toccare il cuore del pubblico, offrendo emozioni genuine e un senso di conforto che, oggi più che mai, è fondamentale per il nostro benessere emotivo.
L’effetto psicologico sul pubblico
Da un punto di vista psicologico, le narrazioni rassicuranti funzionano perché attivano alcuni meccanismi profondi della nostra mente. Il primo fattore è la riduzione dell’ansia. Sapere che, nonostante le difficoltà, le cose si sistemeranno, aiuta a ridurre lo stress e a gestire meglio le proprie paure personali. Lo spettatore, inoltre, tende a riconoscersi in alcuni personaggi o nelle loro storie e trova conforto nel vedere che anche loro superano le difficoltà.
Vivere indirettamente un dramma attraverso la fiction permette di esprimere emozioni in modo sicuro, senza dover affrontare il problema direttamente. Il tutto, infatti, avviene quasi come fosse una catarsi, una vera e propria immersione in queste storie che da sempre appassionano. Le fiction Rai, molto spesso, propongono valori come la solidarietà, il perdono e la famiglia, rinforzando principi che danno sicurezza e stabilità emotiva.
La nuova stagione di Che Dio ci aiuti mantiene intatto il suo fascino proprio perché continua a proporre storie toccanti ma rassicuranti. L’uscita di scena di Suor Angela ha portato un cambiamento importante, ma i nuovi personaggi e le nuove dinamiche garantiscono lo stesso effetto emotivo sul pubblico. In un periodo di incertezze globali, guerre, crisi economiche e instabilità, fiction come questa offrono un rifugio sicuro. Guardare una storia in cui il bene alla fine trionfa ci dà speranza e forza per affrontare la realtà.