Quando una persona si veste spesso uguale ai giorni precedenti, ha meno ansia del solito? Ecco la spiegazione psicologica che ti aiuterà a rispondere a questo interrogativo.
C’è chi apre l’armadio ogni mattina come se fosse di fronte a una tela bianca, pronto a creare qualcosa di nuovo. E poi c’è chi indossa, giorno dopo giorno, sempre la stessa combinazione di abiti, con una regolarità quasi rituale. Camicia bianca, jeans scuri, sneakers neutre. Un’apparente monotonia che può sembrare noiosa agli occhi di chi cerca varietà, ma che per molte persone rappresenta una fonte di sollievo emotivo. E allora viene da chiedersi: chi si veste sempre uguale è davvero meno ansioso?
La risposta, secondo la psicologia, non è soltanto affermativa: è anche più profonda e, in certi casi, sorprendente. Dietro questa scelta apparentemente banale, si nasconde un meccanismo psicologico complesso, che intreccia identità, controllo, gestione dello stress e spesso, un bisogno di semplificare per non soccombere al peso delle decisioni. Gli acquisti che facciamo e gli abiti che indossiamo, raccontano molto di noi e della nostra personalità. Per questo, è bene scoprire tutto quello si nasconde dietro a questa abitudine, così da approfondire molti aspetti personali.
Dietro la “divisa” quotidiana: una scelta (quasi sempre) consapevole
Molte persone che si vestono sempre allo stesso modo lo fanno per evitare l’ansia decisionale. Sì, anche decidere come vestirsi può generare stress, soprattutto in individui già esposti a molteplici fonti di pressione quotidiana. Il nostro cervello prende migliaia di decisioni ogni giorno, e ognuna di esse consuma energia mentale. Ridurre anche solo una categoria di scelte, come quella legata al vestiario, diventa una strategia di economia cognitiva. Basti pensare a figure come Steve Jobs o Mark Zuckerberg, che hanno deliberatamente scelto di indossare sempre gli stessi capi per concentrare le loro energie mentali su questioni più importanti. Non è un caso che spesso chi opta per una “uniforme personale” ricopre ruoli di grande responsabilità, o vive vite complesse e intense. La psicologia ci insegna che l’ansia nasce spesso dal caos, dall’imprevedibilità, dall’eccesso di stimoli e opzioni. Il nostro cervello cerca ordine, coerenza, schemi. E cosa c’è di più schematico che vestirsi sempre allo stesso modo?
In un mondo dominato dalla velocità e dalla sovrastimolazione, semplificare diventa un atto rivoluzionario, una ribellione silenziosa. Indossare ogni giorno gli stessi abiti può generare una sensazione di controllo che abbassa i livelli di ansia e, in alcuni casi, contribuisce anche a migliorare l’autostima. Quando dobbiamo trascorrere ad esempio, una serata particolare, viviamo già con tensione e timore molteplici dinamiche. Per questo, indossare abiti comodi e soprattutto, perfetti per farci sentire a nostro agio, è l’idea vincente. C’è anche un’altra dimensione interessante da analizzare: quella sociale. Chi si veste sempre allo stesso modo tende a mandare un messaggio implicito: “non sono qui per piacere a tutti, ma per essere me stesso”. Infine, non possiamo ignorare l’aspetto emotivo: molte persone associano certi abiti a momenti di serenità o a fasi della vita in cui si sono sentite forti, apprezzate o in equilibrio. Ripetere quello schema, anche solo nell’abbigliamento, può diventare un modo per auto-indurre uno stato mentale positivo.