Per quale motivo ci capita di chiudere la porta di casa e di riaprirla subito dopo per controllare che sia tutto ok? La ‘memoria di verifica’ gioca un ruolo fondamentale in questa abitudine.
Ti è mai capitato di chiudere la porta di casa, scendere le scale o avviarti verso l’auto e all’improvviso sentire il bisogno di tornare indietro per controllare se l’hai davvero chiusa? Se succede spesso, non sei l’unico. Questa tendenza si chiama memoria di verifica e ha una spiegazione scientifica ben precisa. La memoria di verifica è un fenomeno cognitivo che riguarda il controllo ripetuto di un’azione già compiuta. Una ricerca psicologica che esplora il legame tra memoria e verifica, come nel caso del controllo di una porta chiusa, è stata condotta da Constans et al. (1995) su individui affetti da Disturbo Ossessivo Compulsivo.
Lo studio ha indagato come le persone con DOC tendano a memorizzare con maggiore precisione le informazioni relative a situazioni che generano ansia. I partecipanti sono stati invitati a svolgere azioni ripetitive, come accendere e spegnere un fornello. Successivamente, veniva loro richiesto di ricordare la condizione finale degli oggetti coinvolti. I risultati hanno mostrato che i pazienti con DOC possedevano una memoria più accurata per lo stato finale delle azioni, in particolare in contesti caratterizzati da elevata ansia.
Come ridurre il bisogno di controllare ripetutamente: i consigli da seguire
Le persone con vite frenetiche sono più esposte a questo fenomeno. Se al mattino devi uscire in fretta per andare al lavoro, portare i bambini a scuola o prendere i mezzi pubblici, la tua mente è in modalità multitasking. Questo affaticamento cognitivo riduce la capacità di registrare correttamente ciò che hai appena fatto, generando il dubbio che ti fa tornare sui tuoi passi. Se questa abitudine diventa eccessiva, ci sono alcune strategie per contrastarla. Portare attenzione consapevole all’azione: quando chiudi la porta, fermati un secondo e ripeti mentalmente “ho chiuso la porta”. Questo aiuta il cervello a registrare l’azione in modo più chiaro. Creare piccoli rituali: alcuni esperti consigliano di compiere un gesto simbolico ogni volta che si esegue l’azione, come toccare la maniglia per qualche secondo prima di lasciarla andare. Ridurre il multitasking mentale: provare a ridurre il carico di pensieri mentre esegui azioni ripetitive può aiutare a migliorare la memoria di questi gesti. Scrivere promemoria o usare la tecnologia: se il dubbio persiste, un’app o una nota sul telefono possono rassicurarti e ridurre la necessità di tornare indietro.
La memoria di verifica appartiene a tantissime persone ma è essenziale imparare a controllarla senza cadere nell’eccesso. Viviamo tutti giornate particolarmente frenetiche, il fare tante cose durante il giorno ci porta a sviluppare molteplici ansie e timori. Imparare a gestire tutto questo è necessario per poter affrontare le giornate con una carica maggiore. Non lasciarti sovrastare da questo eccessivo controllo e organizza la tua giornata tra doveri e momenti di relax.