Le notifiche e i like influenzano il nostro cervello e le scelte che facciamo nel quotidiano. Per quale motivo succede? Scopriamo insieme da cosa dipende e come provare a distaccarsi.
Viviamo in un mondo connesso. Il cellulare vibra, lo schermo si illumina, una nuova notifica appare. Il cuore batte più forte. La curiosità spinge a controllare subito. Si tratta di un messaggio, un like, un commento? Il cervello reagisce a questi stimoli in modi che spesso non comprendiamo del tutto. Nel corso del tempo i cellulari sono diventati una parte costante della nostra routine. Uscire senza influenza tutto il resto della giornata. Ogni volta che arriva una notifica, il cervello rilascia dopamina. Questa sostanza chimica è legata al piacere e alla gratificazione. Un like o un commento su un post fanno sentire importanti e apprezzati. Il meccanismo assomiglia a quello delle ricompense immediate: più like si ricevono, più si desidera interagire.
I social media sfruttano questo sistema. Le piattaforme creano ambienti dove l’attenzione viene catturata e mantenuta. Gli algoritmi suggeriscono contenuti su misura, aumentando il tempo trascorso online. Il risultato? Una dipendenza crescente dall’approvazione altrui. Siamo continuamente attratti da ciò che gli altri pensano di noi. Questo non fa altro che alimentare tensioni e ansie. Tutto ciò che spicca nel mondo virtuale, non è poi quello che realmente succede nella vita di tutti i giorni. Distaccarsi e imparare a controllarne l’utilizzo, è un lavoro che va fatto per il proprio benessere.
Like e notifiche social: l’influenza che hanno sul nostro cervello e sulle scelte
Il professor Erik Peper, ricercatore presso l’Università di San Francisco, ha condotto uno studio pubblicato sulla rivista NeuroRegulation. Al suo interno evidenzia come l’uso smodato dello smartphone possa generare schemi neurologici simili a quelli osservati nelle dipendenze da oppioidi. La sua indagine ha rivelato che: un utilizzo eccessivo dello smartphone è correlato a un aumento dell’isolamento sociale, della depressione e dell’ansia. Le notifiche stimolano gli stessi circuiti neuronali che in passato servivano a segnalare situazioni di pericolo imminente. Il semi-tasking causato dalle continue notifiche compromette la concentrazione e riduce l’efficienza lavorativa. Ogni interazione online modella pensieri e decisioni. Gli utenti si sentono spinti a pubblicare contenuti che ottengano più interazioni. Il numero di like condiziona l’autostima e può influenzare perfino la percezione di sé. Le mode nascono e si diffondono velocemente grazie agli influencer e ai trend virali. Senza rendersene conto, si cambia il modo di vestire, mangiare o persino pensare in base a ciò che appare sullo schermo. Le notifiche generano un bisogno costante di connessione. L’ansia aumenta quando il telefono rimane silenzioso. Il cervello si abitua a ricevere stimoli continui, rendendo difficile concentrarsi per lunghi periodi.
Lo scroll infinito cattura l’attenzione, portando a trascurare altre attività. Essere consapevoli dell’influenza dei social aiuta a ridurre il loro impatto. Impostare limiti di tempo per l’uso del cellulare favorisce un rapporto più sano con la tecnologia. Disattivare notifiche non necessarie diminuisce le distrazioni e permette di concentrarsi meglio. Anche sviluppare un pensiero critico è essenziale. Non tutto ciò che appare online corrisponde alla realtà. Imparare a distinguere tra ciò che è autentico e ciò che è costruito per ottenere interazioni rende più liberi. Una cosa è certa, l’equilibrio tra reale e virtuale aiuta a vivere meglio.