Cosa significa essere attratti da un’altra persona quando si ha un partner, secondo la psicologia

Cosa significa essere attratti da un’altra persona anche se si ha un partner: la spiegazione dal punto di vista della psicologia.

Amare e desiderare non sono sinonimi, e la psicologia offre spiegazioni profonde sul motivo per cui possiamo provare attrazione verso qualcuno al di fuori della nostra relazione di coppia. Questa esperienza, sebbene possa generare senso di colpa o confusione, è un fenomeno comune e naturale che non implica necessariamente la fine di un rapporto o la mancanza di amore verso il proprio partner. Esistono anche dei campanelli d’allarme per comprendere se il proprio partner è infedele o meno.

Perché si può essere attratti da un’altra persona anche se si ha un partener: cosa significa

Sentirsi attratti da altre persone è parte della nostra natura umana. Il cervello umano è progettato per notare e rispondere agli stimoli esterni, e questo include anche le persone che incontriamo nel nostro quotidiano. Come spiega la psicologa e scrittrice esperta in relazioni María Esclapez nel suo libro “Mi amo, ti amo”, apprezzare l’aspetto fisico o provare attrazione per qualcun altro non significa non amare il proprio partner, né rappresenta automaticamente un tradimento. L’attrazione, infatti, è un processo fisiologico distinto dall’amore e coinvolge aree cerebrali differenti. Molti dei miti sull’amore romantico convincono che l’essere “fedeli” implichi non provare mai interesse per un’altra persona. Tuttavia, la fedeltà è legata alle azioni, non ai pensieri o ai sentimenti. L’attrazione è involontaria; ciò che conta è come decidiamo di gestirla.

tradimento
Infedeltà

Quando l’attrazione diventa un campanello d’allarme

Se da un lato l’attrazione fisica occasionale può essere innocua, dall’altro un coinvolgimento emotivo più profondo con un’altra persona potrebbe segnalare delle carenze nella relazione attuale. Ci si potrebbe sentire attratti da qualcuno che soddisfa bisogni emotivi rimasti inascoltati dal partner, oppure potrebbe emergere un senso di solitudine, anche all’interno della relazione. In questi casi, l’attrazione è un sintomo più che una causa: un invito a riflettere sulla qualità della connessione con il proprio partner.

La psicologa Silvia Congost sottolinea l’importanza di riconoscere questa attrazione senza giudicarsi. Lei stessa ammette che in questi casi ci sono ben due soluzioni. Possiamo scegliere se lasciarci coinvolgere e rischiare un’infedeltà o se, con consapevolezza, prendere le distanze per valutare meglio la situazione. In una relazione sana, la comunicazione aperta può aiutare a esplorare questi sentimenti e a capire se esistono aree che necessitano di attenzione o cambiamento. Come si può gestire l’attrazione, in determinati casi? La prima cosa da fare, certamente, è quella di accettare le proprie emozioni. Sentirsi attratti da qualcuno non fa di te una cattiva persona. Riconoscere l’emozione senza reprimerla o giudicarla è il primo passo. Inoltre, bisogna sempre analizzare il contesto.

Questa attrazione deriva da un momento di crisi personale? È una fuga dalle difficoltà relazionali o semplicemente una reazione naturale a un incontro piacevole? In determinati casi potrebbe essere utile rafforzare la comunicazione di coppia. Parlare con il partner delle proprie esigenze (senza necessariamente menzionare l’attrazione) può essere utile per recuperare l’intimità e la connessione. Infine, può ritenersi fondamentale stabilire dei limiti. Se l’attrazione minaccia la stabilità della relazione, prendere le distanze dalla persona che la suscita è una scelta saggia. In casi del genere, inoltre, non si può non valutare la propria relazione. L’attrazione verso qualcun altro potrebbe essere il segnale che qualcosa nella relazione attuale non funziona più. Riflettere sulle proprie priorità e desideri a lungo termine è essenziale.

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