Rifiutare un piatto o un sapore diverso dal solito, è spesso un aspetto che mette d'accordo molte persone. Secondo la psicologia, c'è una spiegazione ben precisa, ecco quale.
Ti è mai capitato di vedere qualcuno storcere il naso davanti a un piatto esotico o un cibo mai assaggiato prima? Oppure sei tu stesso. Il termine tecnico che descrive il rifiuto di provare nuovi cibi è neofobia alimentare. Si tratta di una tendenza, spesso inconscia, che porta alcune persone a evitare cibi sconosciuti per una questione di diffidenza e paura. Secondo gli esperti, questa reazione ha radici evolutive: i nostri antenati, infatti, vivevano in ambienti in cui mangiare un alimento sconosciuto poteva significare esporsi a rischi per la salute.
Questa diffidenza è rimasta impressa nel nostro cervello, anche se oggi i rischi legati al cibo sono drasticamente ridotti. La psicologia ha individuato alcuni tratti della personalità più associati alla neofobia alimentare. Le persone più conservative, che tendono a evitare il cambiamento in generale, sono anche quelle che mostrano maggiore resistenza a provare nuovi sapori. Al contrario, chi ha una personalità aperta e curiosa è più incline a sperimentare gusti diversi e a introdurre nella propria dieta cibi meno convenzionali.
Cosa vuol dire quando una persona non vuole assaggiare piatti nuovi: la motivazione
Non si tratta solo di personalità, anche le abitudini giocano un ruolo fondamentale. Chi cresce in una famiglia che incoraggia la varietà alimentare avrà meno difficoltà a sperimentare nuovi piatti, mentre chi è abituato a mangiare sempre gli stessi alimenti potrebbe sviluppare una resistenza al cambiamento. La neofobia alimentare è particolarmente comune nei bambini. Questo accade perché il loro palato è ancora in fase di sviluppo e il loro cervello li porta a preferire sapori familiari e sicuri. Tuttavia, gli psicologi consigliano di non forzare i bambini a mangiare qualcosa che non vogliono, ma di proporre i nuovi cibi con gradualità, magari abbinandoli a quelli già noti.

Se ti riconosci in questa descrizione e vuoi ampliare le tue esperienze culinarie, ecco alcuni consigli utili. Esporsi gradualmente: invece di provare subito un cibo completamente nuovo, inizia con piccole porzioni o varianti meno estreme. Associare il nuovo al familiare: mescolare un nuovo ingrediente con uno già apprezzato può aiutare ad accettarlo più facilmente. Riprovarci più volte: il nostro palato può abituarsi ai nuovi sapori se li assaggiamo più volte in contesti diversi. Evitare la pressione: il rifiuto aumenta se ci si sente costretti. Meglio vivere l'esperienza con leggerezza. Il rifiuto di provare nuovi piatti non è solo una questione di gusti, ma un fenomeno psicologico con radici profonde. Comprendere le ragioni dietro questa resistenza può aiutare a superarla e a scoprire nuovi sapori, arricchendo la propria esperienza culinaria. Dopotutto, il cibo è anche una forma di esplorazione e apertura verso il mondo.