Rivedere sempre la stessa serie tv o sempre lo stesso film è sintomo di pigrizia? La risposta è no. Ecco cosa significa secondo uno studio di psicologia.
C’è un piacere segreto, familiare e quasi terapeutico nel cliccare “rivedi” su una serie già finita o su un film di cui conosciamo ogni battuta. Un’abitudine sempre più diffusa, soprattutto nell’era dello streaming illimitato, dove basta un tocco per ritornare a quel mondo narrativo che abbiamo già attraversato decine di volte. Ma cosa dice la psicologia a riguardo? Perché torniamo ostinatamente agli stessi contenuti, anche quando il catalogo ci offre novità continue?
Secondo uno studio dell’Università di Chicago, le persone sono più propense a riguardare una serie o un film quando si sentono emotivamente prosciugate. È una scelta istintiva: in quei momenti in cui l’energia mentale è al minimo, il cervello cerca rifugio nel prevedibile. Non si tratta solo di nostalgia, ma di una strategia per sopravvivere psicologicamente al caos e all’incertezza del mondo esterno. I contenuti familiari funzionano quasi come una coperta calda: non devono sorprenderci, non richiedono impegno cognitivo, non ci mettono alla prova. Sappiamo già tutto: come inizia, come finisce e cosa proviamo in ogni scena.
Una forma di autoregolazione emotiva: rivedere lo stesso film ci farà stare meglio
In psicologia si parla spesso di regolazione emotiva, ovvero di quei meccanismi con cui cerchiamo di riportare equilibrio nei nostri stati d’animo. Riguardare una serie amata o un film del cuore rientra perfettamente in questa dinamica: è una forma dolce e discreta di autocura. Quando la realtà ci mette sotto pressione, quando le novità ci sembrano faticose, scegliamo qualcosa che conosciamo già, perché sappiamo che ci farà stare meglio.
Non è un caso che molte persone tornino ciclicamente a determinati contenuti durante i cambi di stagione, le fasi di stress lavorativo o nei momenti di transizione personale. Rivedere una puntata di “Friends” o “The Office”, o ripiombare per l’ennesima volta nelle atmosfere di “Il favoloso mondo di Amélie”, non è solo una questione di gusti: è una risposta psico-emotiva strutturata, quasi una terapia autogestita. Qui troverai i 3 film da guardare se sei di cattivo umore.
Rivedere significa anche riattivare una memoria affettiva, tornare a un tempo della nostra vita in cui ci sentivamo più sicuri, o semplicemente ricordare com’eravamo quando abbiamo visto quel contenuto per la prima volta. È un modo per ritrovare il filo della nostra storia personale, per riconnetterci con una versione di noi più spensierata, più protetta. E poi c’è il controllo: nel rewatching non ci sono imprevisti. Non dobbiamo affrontare nuovi colpi di scena o personaggi difficili da inquadrare.
Sebbene a prima vista possa sembrare un comportamento pigro o poco curioso, riguardare gli stessi film o serie è in realtà una forma di intelligenza emotiva. Non resta che mettersi comodi e accedere la tv facendosi coccolare dalla nostra serie preferita o dal nostro film del cuore magari invitando qualcuno a vederlo insieme a noi per la prima volta.