Sembri più giovane della tua età? Secondo la psicologia c'è una spiegazione che mette in luce aspetti e curiosità su questa tematica. Scopriamo insieme maggiori informazioni.
Ti capita spesso di sentirti dire: “Ma quanti anni hai davvero?” Se dimostri meno della tua età, sappi che la psicologia ha molto da dire su questa caratteristica. Che tu sia un adolescente con un aspetto già adulto o una persona anziana che continua a sembrare più giovane, dietro alla tua apparenza c’è molto più di una semplice questione genetica. Per molti questa frase è motivo di gioia, per altri invece, non è di certo piacevole sentirsela dire. Dimostrare un’età diversa da quella reale può dipendere da molti fattori. Certo, la genetica ha il suo peso: alcuni sono semplicemente più fortunati e invecchiano più lentamente. Ma c’è anche un aspetto psicologico che influenza come gli altri ti vedono e, soprattutto, come ti percepisci tu.
Diversi studi hanno mostrato che l'età soggettiva, ovvero l'età che una persona percepisce di avere, può avere un impatto significativo sulla salute fisica e mentale. Sentirsi più giovani rispetto all'età cronologica è associato a una migliore salute fisica, a un minor rischio di depressione e a una maggiore benessere mentale. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che le persone con un'età soggettiva più giovane tendono a essere più attive fisicamente e a impegnarsi in un'ampia gamma di attività. La percezione dell'età appartiene quindi a diverse fasce generazionali.
Sembri più giovane della tua età anagrafica? La spiegazione psicologica
Sei tra quelli che al liceo passano per universitari? Sembrare più grandi della propria età può avere vantaggi e svantaggi. Da un lato, ti danno più credibilità e gli adulti potrebbero trattarti con più rispetto. Dall’altro, potresti sentire una pressione maggiore, come se dovessi essere più maturo di quello che sei realmente. Gli psicologi suggeriscono che chi sviluppa prima un aspetto adulto tende anche a essere visto come più responsabile. Questo può portare a una maggiore autostima, ma anche a stress se senti di dover sempre dimostrare di essere all’altezza delle aspettative. Se ogni volta che dici la tua età, la gente sgrana gli occhi, probabilmente hai una combinazione di buona genetica e abitudini sane. Ma la psicologia dice che c’è di più.

Ellen Langer, professoressa di psicologia presso l'Università di Harvard, ha condotto nel 1979 un celebre esperimento noto come "Counterclockwise". In questo studio, un gruppo di uomini anziani visse per una settimana in un ambiente ricreato per assomigliare al 1959, con l'obbligo di comportarsi come se fossero effettivamente tornati indietro nel tempo. Al termine dell'esperimento, i partecipanti mostrarono miglioramenti significativi in vari parametri fisici e cognitivi, suggerendo che la percezione dell'età può influenzare l'aspetto e la salute generale. Dimostrare meno anni può quindi dipendere da diversi fattori. L'aspetto importante però è come ti senti e come vivi il tempo che passa. Ognuno di noi ha sulle proprie spalle, esperienze e traguardi raggiunti. Imparare a fare i conti con il trascorrere degli anni è fondamentale per avere sempre al centro se stessi e il proprio vissuto.