Cosa significa se ti mordi le labbra sembra rendertene conto, secondo la psicologia

Perché ti mordi le labbra senza accorgertene e cosa significa? La spiegazione arriva dalla psicologia.

Ti sei mai accorto di morderti le labbra durante una riunione stressante, un colloquio, o semplicemente mentre sei assorto nei pensieri? Non sei il solo. Questo gesto, così comune e apparentemente innocuo, affonda le radici nella nostra psiche più profonda. La psicologia lo definisce un comportamento ripetitivo focalizzato sul corpo (BFRB), una forma di auto-regolazione emotiva che spesso nasce da tensioni interne di cui non siamo nemmeno consapevoli. Secondo il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, mordersi le labbra può rientrare tra i comportamenti messi in atto per alleviare tensione o disagio emotivo. In pratica, è una sorta di “valvola di sfogo” che il corpo utilizza per scaricare lo stress.

Cosa significa se ti mordi le labbra: la risposta della psicologia

Uno studio pubblicato sul Journal of Anxiety Disorders ha evidenziato come molte persone mettano in atto comportamenti auto-consolatori, tra cui il mordicchiarsi le labbra, in momenti di elevata pressione o ansia. È un gesto simile a mangiarsi le unghie o a tamburellare le dita sul tavolo: il corpo cerca una via per regolare l’iperattivazione emotiva. Non sempre si tratta di emozioni forti. A volte basta un momento di noia o una fase di concentrazione intensa per attivare il gesto. Alcuni studi sulla regolazione sensoriale hanno dimostrato che mordersi le labbra può diventare una sorta di “stimolo autoindotto” per mantenere viva l’attenzione. In altre parole, è come se il cervello cercasse un piccolo “shock” fisico per restare vigile.

mordi labbra
Mordersi le labbra

Il comportamento può iniziare come risposta occasionale allo stress, ma con il tempo trasformarsi in un’abitudine automatica. La mente lo associa inconsciamente a un momento di rilascio o conforto e finisce per ripeterlo in automatico. Studi clinici sulle abitudini comportamentali ripetitive, come quelli condotti dalla Behavioral Therapy Institute, hanno dimostrato che questi gesti diventano spesso meccanismi appresi, difficili da controllare proprio perché inconsci.

C’è anche un’altra chiave di lettura: la comunicazione non verbale. Mordere il labbro inferiore può rivelare insicurezza, timidezza o imbarazzo. In alcuni casi, diventa un modo per trattenere ciò che non si riesce a esprimere: rabbia, frustrazione, disagio. La psicologia parla qui di “emozioni represse”, che il corpo manifesta attraverso piccoli segnali fisici, quasi impercettibili ma estremamente significativi.

Autostimolazione e bisogno di rassicurazione

Molte persone trovano in questo gesto una forma di conforto tattile. È una modalità di autostimolazione simile a toccarsi i capelli, giocherellare con una penna o accarezzarsi il viso. Nei bambini questo bisogno si manifesta in modo più evidente con il ciuccio o il dito in bocca. Negli adulti, assume forme più sottili, ma non meno potenti a livello emotivo. Spesso, tutto inizia da un motivo banale: labbra screpolate o secche.

Ma da un semplice gesto per alleviare un fastidio fisico si può passare a una vera e propria abitudine, soprattutto quando il gesto diventa associato a momenti di tensione. È l’esempio perfetto di come un bisogno corporeo possa trasformarsi in una risposta psicologica automatica. In contesti sociali, mordersi le labbra può assumere un significato ancora diverso. Nella comunicazione non verbale, può essere interpretato come segnale di attrazione o imbarazzo. Non è raro vedere questo gesto nei momenti di flirt, ma anche durante presentazioni pubbliche o esami. Il corpo parla, anche quando non ce ne rendiamo conto.

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