Ecco la rivelazione di un nuovo studio scientifico che rivela cosa succede al nostro corpo quando dormiamo male per due notti di seguito.
Non è solo una sensazione. Dormire male, anche solo per due notti consecutive, può avere effetti sorprendenti sulla nostra percezione di noi stessi. A dimostrarlo è uno studio recente condotto dall’Istituto Karolinska di Stoccolma, uno dei centri di ricerca più autorevoli al mondo. Pubblicato nel 2024 sugli Atti della Royal Society B, questo lavoro scientifico ha rivelato che una deprivazione di sonno, anche breve, può farci sentire fino a quattro anni più vecchi. E non si tratta di un caso isolato: alcuni partecipanti hanno confessato di percepirsi addirittura dieci anni più avanti rispetto alla loro reale età anagrafica.
La ricerca ha coinvolto un gruppo selezionato di volontari sottoposti a una rigorosa osservazione del loro ciclo sonno-veglia. Dopo due notti di riposo insufficiente, le loro risposte emotive e cognitive hanno mostrato un aumento drastico della percezione soggettiva dell’età. Non solo occhi gonfi o pelle spenta, dunque, ma un vero e proprio invecchiamento interiore percepito, un’accelerazione nel tempo vissuta in prima persona.
Il sonno come chiave della giovinezza: cosa succede al nostro corpo
Ciò che rende questi risultati ancora più inquietanti è la rapidità con cui avviene questo fenomeno. Non servono settimane di notti insonni o mesi di stress cronico: bastano due giorni di cattivo sonno per compromettere il nostro benessere psicofisico. La spiegazione, secondo gli studiosi, risiede nell’impatto immediato che il sonno ha sul nostro sistema nervoso centrale, sulla regolazione ormonale e sui meccanismi cellulari legati alla riparazione e al rinnovamento dei tessuti.
Durante il sonno profondo, infatti, il corpo attiva processi di rigenerazione fondamentali. Interrompere questo ciclo significa bloccare, anche se temporaneamente, il naturale flusso di ripristino biologico. Il risultato è una mente più affaticata, un corpo meno reattivo, una pelle meno elastica. Ma soprattutto, una coscienza di sé più pesante, più “vecchia”.
Gli effetti sono reversibili, come recuperare immediatamente le forze e sentirsi in forma
Non tutto, però, è perduto. La buona notizia emersa dallo studio è che gli effetti della privazione di sonno sono completamente reversibili. Basta concedersi nuovamente un riposo di qualità, ritornare a una routine di sonno regolare e rigenerante, per vedere la propria percezione dell’età ritornare ai livelli normali. In alcuni casi, i benefici si sono manifestati già dopo una sola notte di sonno pieno e riposante. Questo dato ci invita a riflettere sull’importanza di prendersi cura del proprio ritmo circadiano, di non trascurare quei segnali che il corpo ci invia quando è stanco, di dare valore al sonno non solo come pausa dal mondo, ma come atto fondamentale di cura personale.