Ferie, lo stipendio può essere più basso quando si è in vacanza? Avvocato rivela cosa include la retribuzione ‘estiva’

Una nota esperta ha rivelato cosa include lo stipendio correlato alle ferie e se può essere più basso rispetto a quello previsto per le giornate di lavoro effettivo.

Lo stipendio mensile è determinato da una combinazione di elementi stabiliti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL). Alla sua base si trova la paga base, il minimo retributivo previsto in funzione della qualifica e dell’inquadramento contrattuale. A questa si affianca l’indennità di contingenza, una voce introdotta per tutelare i salari dall’inflazione, oggi in parte assorbita dalla paga base o comunque fissata e non più variabile. Un altro elemento fondamentale è l’Elemento Distinto della Retribuzione (EDR), pari a circa 10,33 euro mensili su 13 mensilità, valido per il settore privato, con l’esclusione dei dirigenti.  Gli scatti di anzianità rappresentano, invece, incrementi retributivi legati alla permanenza del lavoratore nella stessa azienda, con periodicità e importi che variano secondo il contratto collettivo.

A questi si aggiungono le mensilità extra, come tredicesima e quattordicesima, quest’ultima solo in alcuni CCNL. Oltre alla struttura fissa, la busta paga può includere componenti accessorie. Tra queste, i superminimi rappresentano somme aggiuntive pattuite individualmente o aziendalmente, che possono essere assorbite da futuri aumenti contrattuali, a meno di diversa clausola. Vi sono poi numerose indennità specifiche, previste per particolari condizioni lavorative: ad esempio per il lavoro notturno, la reperibilità, la sede disagiata o il maneggio di denaro. Tutte queste voci, sommate, compongono la retribuzione lorda mensile, che può risultare molto diversa da un lavoratore all’altro, a seconda del settore, del CCNL applicato e della posizione ricoperta.

Ferie: come si compone lo stipendio previsto per questo periodo

Un’altra componente essenziale del rapporto di lavoro è rappresentata dalle ferie retribuite. Si tratta di un diritto garantito per legge e regolato anche dai contratti collettivi. Le ferie consentono al lavoratore di beneficiare di un periodo di riposo utile al recupero psicofisico, mantenendo al contempo la percezione dello stipendio. In questo modo, si protegge sia il benessere individuale sia la continuità del reddito, favorendo un equilibrio tra vita personale e lavorativa, elemento oggi sempre più valorizzato in ogni ambito professionale. Ma come si compone la retribuzione prevista per chi è in ferie?

Ferie stipendio
La retribuzione delle ferie deve essere analoga a quella normale. (Fonte: Instagram – @avv.wandafalco).

A rivelarlo, è stata anche una nota esperta di diritto del lavoro, l’avvocato Wanda Falco. In particolare, l’esperta ha spiegato, prima di tutto, che, per legge, spettano circa 4 settimane di ferie retribuite totali ogni anno, per il dipendente, e che questo può usufruirne liberamente, per quanto debba essere in accordo con il datore, per la scelta dei giorni. In quanto si tratta di un diritto fondamentale di un lavoratore, la retribuzione del periodo di ferie deve essere analoga a quella normale: non può, pertanto, essere più bassa.

Il motivo spiegato

La Corte di Cassazione ha, ad esempio, spiegato, in un caso riguardante un lavoratore del settore del trasporto aereo, che lo stipendio delle ferie deve avere la stessa composizione di quello ordinario, con tanto di indennità previste da ciascun contratto. Ha previsto, dunque, che il personale del trasporto aereo percepisca l’indennità di volo integrativa anche durante il periodo di ferie.

 

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Questo, spiega la legale, al fine di evitare che il lavoratore decida di non usufruire delle ferie per non ricevere uno stipendio più basso: questo è un principio previsto sia dalla giurisprudenza comunitaria, che nazionale. Pertanto, in generale, nessuno stipendio più basso o composto diversamente durante le ferie, estive o meno: il lavoratore deve potersi godere le vacanze liberamente, senza pensare a un eventuale guadagno inferiore.

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