Il ferro da stiro è presente in quasi tutte le case ma, usarlo nel modo sbagliato, può rovinare i tessuti, sprecare energia e perfino nuocere alla salute. Ecco gli errori più comuni da evitare.
Il ferro da stiro è uno di quegli oggetti domestici che, pur nella sua apparente semplicità, rappresenta un alleato insostituibile nella routine quotidiana di milioni di persone. C’è chi lo usa ogni giorno, chi solo nel weekend, chi lo teme e chi lo trova rilassante. Qualunque sia il rapporto che ognuno di noi ha con questo strumento, una cosa è certa: stirare bene non è scontato. E’ per tutti una vera e propria esigenza, quella di poter indossare ogni giorno, capi puliti e ordinati. Per questo motivo, conoscere l’utilizzo del ferro da stiro in modo dettagliato, è fondamentale.
La scienza, infatti, ha analizzato l’uso del ferro da stiro non solo dal punto di vista tecnico, ma anche comportamentale. Ciò che è emerso è che alcune abitudini sbagliate, ripetute nel tempo, possono avere conseguenze misurabili, sia in termini di efficacia che di impatto ambientale e fisico. Scopriamo insieme quindi, quali sono i 3 errori più comuni e come riuscire ad evitarli. In questo modo sarà finalmente possibile, poter dire addio alle pieghe sui vestiti. Le soluzioni da mettere in pratica non sono poi così complicate, tutto sta nel costruire una costante ed equilibrata routine.
Stirare male può cambiare più cose di quanto immagini: ecco perché
Uno degli sbagli più diffusi è l’utilizzo di un’unica impostazione di calore per stirare tutto, dalle lenzuola in cotone ai capi in seta. Ogni tessuto ha una struttura molecolare diversa, e la scienza dei materiali lo conferma: le fibre reagiscono in modo diverso al calore. Il poliestere, ad esempio, tende a sciogliersi già a 250 °C, mentre il lino richiede temperature molto più alte per distendersi. Impara quindi a leggere le etichette. Ogni capo riporta simboli che indicano la temperatura corretta di stiratura. Se il tuo ferro lo permette, imposta il calore specifico per ogni categoria. C’è poi da dire che il vapore è una delle funzioni più efficaci del ferro da stiro moderno. Permette di distendere le pieghe con meno sforzo e, al tempo stesso, igienizza i tessuti. Ma c’è un nemico silenzioso che mina questo vantaggio: il calcare. Spesso, nella fretta, si utilizza l’acqua del rubinetto senza considerare il livello di durezza della propria zona. Il risultato? Il serbatoio si riempie di residui calcarei. Come rimediare in questo caso? Usa acqua distillata o demineralizzata, soprattutto se abiti in zone ad alta durezza dell’acqua.
Se il danno è già fatto, puoi procedere con una pulizia profonda del serbatoio usando una miscela di acqua e aceto (metà e metà), lasciando agire per mezz’ora e poi risciacquando abbondantemente. Il terzo è forse l’errore meno intuitivo, ma anche uno dei più gravi, soprattutto dal punto di vista della salute. Stirare in ambienti poco areati, magari in stanze piccole e chiuse, comporta l’inalazione costante di micro-particelle che si sprigionano dai tessuti scaldati. Il calore, inoltre, aumenta l’umidità nella stanza, creando un ambiente perfetto per la proliferazione di muffe, soprattutto se si stira frequentemente e non si aprono le finestre. Per rimediare, scegli di stirare vicino a una finestra aperta o, se possibile, in balcone. Se stiri spesso, valuta l’uso di un ferro a caldaia che produce meno vapore acido e con pressione controllata, o stira in brevi sessioni alternate a pause per arieggiare l’ambiente.
Attenzione all’uso del ferro da stiro: cosa rischi se usi prodotti sbagliati
Un’indagine dell’Associazione Nazionale Produttori di Apparecchi Domestici e Professionali (Ceced Italia) ha messo in luce i pericoli legati a un utilizzo scorretto del ferro da stiro, soprattutto quando si impiegano prodotti non adatti come acque profumate, essenze o liquidi decalcificanti fai-da-te. Tra i principali rischi, i residui oleosi all’interno del ferro. Le sostanze chimiche utilizzate impropriamente causano la formazione di residui oleosi, i quali danno origine a un fenomeno chiamato calefazione. Questo crea una patina isolante sulla piastra del ferro, ostacolando la corretta diffusione del calore e la produzione di vapore. Possibili danni permanenti: La presenza di questa patina può compromettere definitivamente il funzionamento dell’apparecchio, portando a malfunzionamenti gravi e, nei casi peggiori, alla necessità di sostituire il ferro da stiro. Aumento delle riparazioni: Negli ultimi tempi si è verificato un incremento degli interventi tecnici dovuti a un uso improprio del ferro. Secondo Ceced Italia, in molti casi la causa è proprio l’impiego di acque non adatte o profumate.