I gestori di un ristorante, dove si tiene una festa di compleanno, possono chiedere un sovrapprezzo per la torta portata da casa, fino addirittura a farla pagare di più, rispetto a una torta preparata dai propri pasticceri? Un noto avvocato fa chiarezza.
Organizzare una festa di compleanno richiede la scelta attenta della location, influenzata da fattori come età dei partecipanti, budget e stagione. Tra le soluzioni più diffuse vi sono gli spazi all’aperto, ideali per chi ama la natura e predilige un’atmosfera dinamica e rilassata. Boschi, parchi, agriturismi e spiagge offrono libertà di movimento e permettono di organizzare giochi e attività con animatori, soprattutto nei mesi estivi. Un’altra opzione molto apprezzata è rappresentata dalle sale private: spazi attrezzati con consolle, pista da ballo e catering, perfetti per eventi serali e feste numerose. Offrono privacy e ampie possibilità di personalizzazione, elementi sempre più richiesti.
Anche le feste in casa mantengono il loro fascino, garantendo un clima intimo e familiare. Per chi desidera stupire, inoltre, esistono location d’impatto come ville, castelli, discoteche o locali sul mare, pensate per celebrazioni scenografiche e originali. In alternativa, i ristoranti si confermano una soluzione pratica e versatile per adulti e bambini. Offrono un servizio completo e la possibilità di concordare menù ad hoc, spesso integrati da decorazioni e intrattenimento. La presenza di sale riservate e pacchetti tutto incluso contribuisce a ridurre l’impegno organizzativo, rendendo questa scelta tra le più gettonate.
Festa di compleanno al ristorante: è lecito applicare un sovrapprezzo per la torta portata da casa?
Tra tutte, il ristorante rappresenta una delle formule più equilibrate: unisce convivialità, qualità gastronomica e servizi su misura, permettendo di vivere la festa senza stress né incombenze organizzative. A proposito delle feste al ristorante e della qualità gastronomica, sempre più spesso, per risparmiare o per concludere la festa con un tocco personale, le persone che festeggiano il proprio compleanno al ristorante, valutano l’opzione di preparare la torta a casa, e di portarla al ristorante. Sempre più spesso, allo stesso modo, capita che i gestori del ristorante chiedano un sovrapprezzo per la torta da casa. Sovrapprezzi che, in alcuni casi, rendono questa spesa più ingente di quella sostenuta per la torta preparata al ristorante. Ma è lecita una cosa del genere?
A dare la risposta, è stato un noto esperto di legge italiana, l’avvocato penale Giuseppe Di Palo. Prima di tutto, l’esperto ha spiegato che il titolare del ristorante ha il dovere di garantire la sicurezza alimentare di tutto ciò che viene somministrato all’interno del proprio locale e, in caso di problematiche sanitarie, risponderebbe civilmente e, in alcuni casi, anche penalmente. Per questo motivo, è lecito, per i ristoratori, rifiutarsi di introdurre cibi portati dall’esterno, soprattutto se di origine casalinga o, comunque, non tracciabile.
È, quindi, lecito rifiutarsi di introdurre la torta. Ma, qualora lo accettassero, potrebbero introdurre un sovrapprezzo? Ebbene: la risposta è affermativa, ma c’è da fare una precisazione. Da una parte, infatti, è ammissibile applicare un sovrapprezzo, che dipende dalla conservazione della torta in frigorifero, dall’uso delle posate per la torta e dal servizio ai tali. Allo stesso modo, però, spiega l’avvocato, il sovrapprezzo deve essere comunicato in maniera chiara al cliente, in caso di prenotazione o, comunque, in maniera evidente, ben visibile sul menu e trasparente. In caso contrario, questo supplemento potrà essere considerato illegittimo.