Quale tra un film o una serie, riesce a coinvolgere in modo incisivo lo spettatore? La spiegazione psicologica ti aiuta a scoprire molte curiosità sull’argomento. Ecco cosa non conoscevi.
C’è chi guarda film ogni volta che può e chi si concede una puntata dopo l’altra fino a tarda notte, dimenticando anche la stanchezza. Film e serie tv non sono solo intrattenimento. Per molti rappresentano una vera e propria passione, un rifugio emotivo, un modo per viaggiare altrove senza muoversi dal divano. Alcuni li amano perché li fanno sognare, altri perché riescono a sentirsi meno soli, accompagnati da personaggi che finiscono per sembrare amici. Qualcuno dice: “Solo una puntata e poi dormo”, da qui parte un vero e proprio meccanismo che spinge molti, a trascorrere intere giornate davanti al televisore.
Altri ancora si preparano per due ore intense di cinema, con il silenzio intorno e le luci abbassate, pronti a immergersi in un’altra vita. Ma cosa accade davvero nel nostro cervello quando ci sentiamo risucchiati da una storia? E perché alcune storie ci incollano letteralmente allo schermo, facendoci perdere la nozione del tempo? Sembra facile dire che una bella trama o personaggi ben scritti siano la chiave. In parte è vero, ma dietro quel legame quasi viscerale che creiamo con certi prodotti audiovisivi si nascondono meccanismi psicologici profondi. Approfondire l’argomento è importante per potersi conoscere e per scoprire aspetti e considerazioni sull’argomento.
Il segreto è nel tempo: immersione immediata o dipendenza graduale?
Il film ha dalla sua un vantaggio potente: la promessa di una storia con un inizio e una fine in tempi relativamente brevi. Questo appaga il nostro bisogno di chiusura, di catarsi, come diceva Aristotele parlando della tragedia. In un film possiamo vivere un’intera vita in due ore, attraversare emozioni intense, cambiare punto di vista, e arrivare a una conclusione che ci lascia soddisfatti o in lacrime. Pensiamo a Forrest Gump, a Her o a La La Land. Sono film capaci di lasciarci svuotati o ispirati, e spesso ne ricordiamo ogni dettaglio anche dopo anni. Il cinema lavora come un colpo secco: entra, ti colpisce e resta dentro. Ma le serie hanno imparato a colpire in modo diverso. Funzionano con un meccanismo che è più simile alla dipendenza emotiva. Alcune serie creano un’illusione di familiarità che il film, per questioni di tempo, non può permettersi. Guardando Breaking Bad, Stranger Things o This Is Us, ci si ritrova a vivere con i personaggi, a conoscerli episodio dopo episodio, a crescere insieme a loro.
Da un punto di vista neuropsicologico, la differenza è interessante. I film stimolano fortemente l’attenzione e il coinvolgimento immediato, attivando circuiti cerebrali legati all’empatia, all’elaborazione del significato e alla memoria episodica. Le serie, invece, giocano con l’anticipazione, la ricompensa dilazionata, la tensione che si scioglie lentamente. E qui entra in gioco un ormone chiave: la dopamina. Il film chiede attenzione intensa per poco tempo. La serie ci invita a un legame duraturo, fatto di continuità e abitudine. Eppure, non sempre la serie vince. A volte abbiamo bisogno di qualcosa che ci scuota, che sia un’esperienza forte ma circoscritta. Una pellicola come Joker può generare una riflessione esistenziale in due ore. Una serie, se non ben costruita, rischia di perdersi. Ecco perché non esiste una risposta unica. Certe storie ci fanno scoprire qualcosa di noi stessi. Altre ci fanno dimenticare tutto per un po’. Sia il film che la serie possono riuscirci, ma in modi diversi. Il vero incanto è quando non guardiamo solo una storia, ma ci sentiamo parte di essa.
Cinema e serie TV: come ci coinvolgono fisicamente ed emotivamente
Un’indagine dell’University College London (UCL) ha rilevato che assistere a un film in sala può provocare reazioni fisiologiche intense. Tra queste, l’aumento del battito cardiaco e dell’attività elettrodermica, al punto che il cuore degli spettatori tende persino a sincronizzarsi. Questo effetto dimostra quanto l’ambiente cinematografico favorisca un coinvolgimento emotivo profondo e una sorta di connessione collettiva tra le persone presenti. L’assenza di distrazioni e l’esperienza immersiva tipica del cinema contribuiscono a rendere più intensi i momenti carichi di emozione. Per quanto riguarda le serie TV, la loro struttura a episodi permette agli spettatori di entrare in sintonia con i personaggi nel tempo. Questo tipo di narrazione diluita e continuativa crea un legame affettivo più stabile, quasi come se si instaurasse un’abitudine nel seguirle. Secondo alcuni esperti, la visione seriale diventa un rituale che rafforza la connessione emotiva con la trama e i protagonisti, risultando in molti casi più duratura rispetto all’esperienza isolata di un film.