Gatti: meglio fargli mangiare sempre le stesse cose o variare? La risposta dell’esperta non è scontata

È meglio far mangiare sempre le stesse cose ai propri gatti, garantendo loro un regime alimentare preciso e stabile, o fargli variare gli alimenti? Ecco la risposta e la spiegazione dell’esperta.

Il gatto è un carnivoro stretto, ovvero un animale che necessita di nutrirsi quasi esclusivamente di carne per sopravvivere. In natura, si alimenta con piccoli roditori, uccelli, rettili o insetti, ottenendo così un apporto elevato di proteine e grassi di qualità, mentre l’assunzione di carboidrati è presente, ma minima.  Il comportamento alimentare del gatto riflette le sue origini da cacciatore solitario. Allo stato selvatico può, in effetti, consumare anche fino a 20 piccoli pasti al giorno. Anche i gatti domestici, se lasciati liberi, tendono a suddividere il cibo in molteplici spuntini. È, dunque, più conveniente offrire loro più pasti, rispetto ai classici due pasti principali. I cuccioli, in particolar modo, necessitano di più pasti quotidiani, per soddisfare esigenze energetiche elevate.

Anche se la base alimentare resta la carne, l’aggiunta occasionale di pesce, uova o verdure cotte può arricchire la dieta, purché in quantità modeste. L’idratazione è fondamentale, poiché il gatto tende a bere poco. È quindi necessario garantire acqua fresca e pulita in modo costante. Nonostante alcune credenze diffuse, una dieta prevalentemente vegetariana o vegana è pericolosa per il gatto, che rischierebbe gravi carenze. Appurate le preferenze e le necessità alimentari dei gatti, però, può risultare importante rispondere a una domanda: mantenendosi nel regime alimentare adatto a loro, è più conveniente dare ai gatti da mangiare sempre le stesse cose, o conviene variare gli alimenti?

Gatti: meglio fargli mangiare sempre le stesse cose o variare la fonte proteica? Cosa rivela l’esperta

La risposta non è scontata, e non è semplicissima. Di base, variare la fonte proteica, scegliendo tra diversi tipi di carne, può contribuire a mantenere un buono stato di salute. Come spiega una nota esperta di animali, e cioè la dottoressa Elena Angeli, come per gli esseri umani è importante variare i cibi che arrivano in tavola, così anche per i gatti sarebbe importante avere una dieta con diversi tipi di alimenti, che si alternano tra di loro. Proporre, cioè, tipi differenti di cibo ai mici, che si tratti di alimenti freschi o anche commerciali, aiuta questi ultimi ad avere un migliore bilanciamento dei nutrienti, e contribuisce a rafforzare il microbiota intestinale. Inoltre, variare gli alimenti può anche stuzzicare l’appetito del gatto, e aiutare a combattere la noia.

Gatti mangiare
Un gatto che si nutre.

Non tutti i gatti, però, amano variare gli alimenti: ci sono dei felini che preferiscono una routine alimentare ben precisa. Ed è proprio qui che la risposta non è scontata: se, cioè, il gatto non ama variare gli alimenti, il padrone non deve forzarlo. L’esperta spiega, infatti, che forzare i gatti a mangiare cibi che non gradiscono, può solo avere effetti negativi. Può essere positivo introdurre, gradualmente, altri alimenti, magari non troppo diversi da quelli precedenti, ma sempre rispettando l’animale e le sue necessità. Prima di introdurre altri alimenti può, inoltre, essere utile e importante consultare un veterinario, che ci possa aiutare a capire come farlo e quali alimenti introdurre. Per chi ha un cucciolo di gatto, infine, l’esperta suggerisce di abituarlo a un’alimentazione variegata sin da piccolo: dandogli, fin dalla tenera età, cibi con gusti e consistenze diverse, i gatti potrebbero essere più disposti, da adulti, a variare la loro alimentazione.

 

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