I gatti possono mangiare il tonno, o è vietato? Una nota veterinaria e nutrizionista fa chiarezza.
Il pesce rappresenta un alimento di grande valore nutrizionale, apprezzato tanto per l’uomo quanto per i gatti. Le sue proteine di alta qualità, facilmente digeribili e con un profilo completo di amminoacidi essenziali, sono fondamentali per il mantenimento della massa muscolare. Nei pesci cosiddetti “grassi”, come salmone e sgombro, si trovano inoltre acidi grassi omega-3 a catena lunga (EPA e DHA), importanti per la salute cardiovascolare e cerebrale e per ridurre le infiammazioni. Ricco anche di vitamine A, D, B6 e B12, e di minerali come iodio, calcio, ferro e selenio, il pesce sostiene il metabolismo, rafforza le ossa e contribuisce alla salute del sistema immunitario. Alcune specie sono più magre, come il merluzzo, altre più ricche di grassi “buoni”, come il pesce azzurro.
Nel caso dei gatti, il pesce può essere una fonte eccellente di nutrienti, ma va offerto con attenzione. Se ben cotto e privo di lische, contribuisce al benessere dell’animale grazie alla presenza di omega-3, proteine nobili e taurina, un amminoacido essenziale per cuore, vista e sistema nervoso. Tuttavia, il consumo va limitato e integrato in una dieta variata per evitare squilibri, soprattutto nei casi di pesce in scatola. Rischi legati a metalli pesanti, parassiti e carenze vitaminiche si riducono cuocendo o congelando a lungo il pesce. Quando ben gestito, questo alimento può offrire un contributo concreto alla salute felina.
Il tonno è un alimento proibito per i gatti, oppure no? La risposta dell’esperta
A proposito di pesce con metalli pesanti, un dubbio che molti proprietari di gatti si pongono riguarda un tipo di pesce in particolare: il tonno, e in particolare quello venduto in scatola o in vetro. È noto che questo alimento contenga mercurio, che di per sé è velenoso. Ma la quantità di mercurio contenuta nel tonno lo rende fin troppo pericoloso per i gatti, oppure i felini possono mangiarlo? A dare la risposta a questa domanda, è stata la dottoressa Barbara Tonini. In particolare, la veterinaria e nutrizionista ha spiegato che i gatti possono mangiare il tonno, ma questo va somministrato con moderazione. I motivi sono due. Il motivo principale è che questo non è un alimento completo e bilanciato, e poi anche perché contiene del mercurio.
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Nonostante il mercurio abbia degli effetti neurotossici, però, spiega l’esperta, è molto difficile che il tonno avveleni il gatto. Questo perché il suddetto veleno è contenuto in minima parte nel tonno in scatola; non una quantità sufficiente per avvelenare il felino, proprio perché vengono stabiliti dei limiti nei prodotti della pesca per questo metallo. L’unico caso in cui questo potrebbe avvelenarsi, rivela la dottoressa, è il caso in cui il gatto dovesse seguire per almeno quattro o cinque anni una dieta fatta di solo tonno. Il problema principale, di un’alimentazione composta principalmente da tonno, è quello della carenza mineral-vitaminica. Nel tonno, infatti, scarseggiano sostanze come il calcio, la taurina, le vitamine del gruppo B e la vitamina E: sostanze che vanno assolutamente integrate. Per questo, è possibile somministrare il tonno al gatto, ma con moderazione e non in maniera esclusiva.
Quali alimenti contengono sali minerali e vitamine adatte per i gatti?
Per compensare eventuali carenze nutrizionali di alimenti come il tonno, è utile integrare la dieta del gatto con fonti ricche di vitamine del gruppo B, vitamina E, calcio e zinco. Le vitamine del gruppo B, essenziali per il metabolismo energetico e il sistema nervoso, sono abbondanti in carni come pollo e tacchino, frattaglie, pesce (tra cui salmone e sardine) e uova. La vitamina E, con funzione antiossidante e protettiva della pelle, si trova soprattutto nell’olio di pesce, nelle carni magre e in alcune verdure somministrate in piccole dosi.
Il calcio, indispensabile per ossa e denti, può essere fornito da prodotti come ricotta e yogurt in quantità moderate, oppure da ossa polverizzate preparate in sicurezza. Infine, lo zinco, utile al sistema immunitario e al pelo, è presente in tacchino, agnello, fegato, tonno e tuorlo d’uovo. L’integrazione deve avvenire con cautela: gli alimenti completi e bilanciati restano la scelta più sicura per coprire tutti i fabbisogni.