Hai sempre voglia di controllare il tuo partner? Cosa dice la psicologia su questo comportamento

Il desiderio di controllare il partner può sembrare un gesto di attenzione o preoccupazione, ma spesso nasconde insicurezze profonde e dinamiche relazionali disfunzionali.

Secondo uno studio condotto da Lucia Pomoni, questo comportamento ha radici che affondano nelle prime esperienze relazionali con le figure genitoriali. Chi cresce in un ambiente rigido o, al contrario, caotico e imprevedibile, può sviluppare un bisogno eccessivo di controllo per sentirsi al sicuro. La gelosia gioca un ruolo chiave in questa dinamica. Quando il timore di perdere il partner diventa costante, il controllo sembra l’unico modo per ridurre l’ansia. La ricerca di Lemieux e Hale ha dimostrato che la gelosia patologica è spesso alla base di richieste continue di rassicurazioni, verifiche e tentativi di monitoraggio del partner. Chiedere sempre dove si trova, con chi è e cosa sta facendo non è un segno di amore, ma un tentativo di gestire una paura interiore.

Gli effetti del controllo sulla relazione

Se all’inizio della relazione il controllo può essere scambiato per interesse, nel tempo diventa una fonte di tensione. L’Australian Psychological Society ha evidenziato che comportamenti eccessivi di monitoraggio, critica e colpa compromettono la qualità della relazione, minando fiducia e intimità. La fiducia è il pilastro di ogni rapporto sano. Quando uno dei due partner si sente soffocato da continue richieste di controllo, l’equilibrio della relazione viene alterato. Questo può portare a una riduzione della comunicazione autentica, a un crescente senso di oppressione e, nei casi più gravi, alla fine del rapporto. Le ricerche del Dipartimento di Psichiatria dell’Università di Pisa hanno individuato cinque fattori principali che possono portare al controllo eccessivo: bassa autostima, tendenze paranoiche, pensieri ossessivi, paura dell’abbandono e bisogno costante di rassicurazioni. Questi elementi, combinati, generano un circolo vizioso in cui il controllo non porta mai alla sicurezza emotiva desiderata, ma solo a maggiore insoddisfazione.

Come affrontare il bisogno di controllo

Essere consapevoli del proprio comportamento è il primo passo per interrompere il ciclo del controllo. Accettare che il partner ha bisogno di spazi personali e di autonomia è essenziale per costruire un rapporto più equilibrato. La dottoressa Simona D’Arcangeli spiega che il controllo è spesso un meccanismo di difesa che nasconde insicurezze e paure irrisolte. Lavorare su di sé, sulla propria autostima e sulla fiducia nell’altro è fondamentale per ridurre questi atteggiamenti. Le strategie suggerite dagli esperti includono la comunicazione aperta e sincera. Parlare delle proprie paure senza accusare l’altro aiuta a creare un ambiente di comprensione reciproca. Imparare a gestire le emozioni negative, invece di trasformarle in tentativi di controllo, permette di rafforzare la relazione.

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Parlare delle proprie insicurezze con il proprio partner è, per quanto difficile a volte, l’unico modo per risolvere il bisogno di controllo.

Se il bisogno di controllo diventa un problema persistente, chiedere supporto a un professionista della salute mentale può essere utile per comprendere e affrontare le cause profonde del comportamento. Un percorso terapeutico aiuta a sviluppare strategie più sane per gestire le insicurezze e migliorare la qualità della relazione. In una coppia sana, il rispetto dello spazio individuale e la fiducia reciproca sono fondamentali. Superare la paura dell’abbandono e imparare a vivere il rapporto con maggiore serenità permette di costruire una relazione basata sull’equilibrio e sulla libertà emotiva.

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