I conflitti tra fratelli e sorelle da adulti: perché nascono e come affrontarli senza rancori, secondo la psicologia

Le relazioni tra fratelli possono essere tra le più durature della nostra vita, ma non sempre sono prive di tensioni.

Uno dei principali motivi di conflitto deriva dal trattamento differenziale da parte dei genitori, un aspetto studiato dalla dottoressa Megan Gilligan. La percezione di favoritismo, reale o meno, può creare ferite che si trascinano per anni, rendendo difficili le dinamiche familiari anche in età adulta. Un altro fattore chiave è la competizione tra fratelli, che non si esaurisce nell’infanzia. Secondo Susan McHale, i confronti sul successo lavorativo, la stabilità familiare o il benessere economico possono generare tensioni. Spesso non si tratta solo di risultati concreti, ma di percezioni: sentirsi meno realizzati rispetto a un fratello può alimentare frustrazioni e invidia. L’interferenza di terzi può accentuare i conflitti. I genitori anziani, con il loro bisogno di assistenza, possono diventare un nuovo motivo di scontro, specialmente se uno dei fratelli si assume un ruolo più attivo nella cura rispetto agli altri. Differenze nella gestione del tempo, delle risorse economiche o delle decisioni possono portare a fratture difficili da sanare.

Le conseguenze dei conflitti irrisolti

Se i conflitti tra fratelli rimangono aperti, possono avere effetti significativi sul benessere psicologico. Studi longitudinali hanno dimostrato che un rapporto difficile tra fratelli può aumentare il rischio di depressione e ridurre l’autostima. Quando i litigi sono frequenti o quando il rancore si accumula, le relazioni sociali e romantiche possono esserne influenzate. Krista Recchia e Nina Howe hanno evidenziato che le persone cresciute in ambienti di forte competizione fraterna tendono ad avere più difficoltà nelle relazioni adulte, sviluppando modelli di comunicazione più difensivi o aggressivi. La distanza emotiva è un altro effetto comune. Quando i conflitti non vengono affrontati, il risultato più frequente è l’allontanamento progressivo, con contatti ridotti al minimo e una perdita del senso di connessione familiare. Questo può essere particolarmente evidente nei momenti difficili, come la gestione di una perdita o di un’eredità, in cui i fratelli dovrebbero essere un supporto reciproco ma finiscono invece per scontrarsi.

Come ricostruire il rapporto senza rancori

Superare le tensioni richiede impegno e consapevolezza. Geoffrey Greif e Michael Woolley suggeriscono che la comprensione reciproca sia la chiave per risolvere vecchi dissapori. Mettersi nei panni dell’altro aiuta a ridimensionare le esperienze passate e a trovare punti di incontro. Una comunicazione aperta è essenziale. Laurie Kramer sottolinea che il primo passo per risolvere i conflitti è parlarne senza giudizi e con sincerità. Spesso si evitano certi argomenti per paura di riaprire vecchie ferite, ma ignorare il problema non fa che renderlo più profondo.

La rivalutazione cognitiva può essere un altro strumento utile. Uno studio di Bedford ha dimostrato che reinterpretare i conflitti dell’infanzia in una nuova luce aiuta a migliorare la relazione tra fratelli adulti. Spesso, ciò che sembrava un torto subito da bambini assume un significato diverso con il tempo e l’esperienza. Anche il tempo gioca un ruolo importante. Schulman ha osservato che in età avanzata molti fratelli trovano nuove opportunità per riconciliarsi, spesso grazie a un cambio di prospettiva. Momenti difficili, come la perdita dei genitori, possono portare a una riscoperta dell’importanza del legame fraterno.

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I conflitti tra fratelli adulti sono normali, ma non devono diventare insormontabili. Comprensione, comunicazione e la volontà di guardare al passato con occhi diversi possono aiutare a ricostruire una relazione più solida e serena. Perché, alla fine, il legame fraterno rimane uno dei più preziosi della nostra vita.

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