Jet lag emotivo: perché tornare da un viaggio ci fa sentire malinconici

A quante persone capita di tornare da un viaggio e vivere un vero e proprio Jet lag emotivo? Questa sensazione accomuna tanti ed è spesso, motivo di malcontento. Ecco maggiori dettagli.

Torni a casa, posi la valigia, ti lasci cadere sul divano. Guardi fuori dalla finestra e tutto sembra uguale a prima. Eppure, dentro di te, qualcosa è cambiato. Hai ancora la sabbia nelle scarpe, il profumo della città che hai visitato intrappolato nei vestiti, ma il viaggio è già un ricordo. E con lui arriva quel senso di vuoto, quella malinconia sottile che non sai spiegarti del tutto. Non sei solo: quello che provi ha un nome. Si chiama “jet lag emotivo”. Questa malinconia post-viaggio ha radici profonde. La nostra mente si abitua alle novità, ai suoni, ai colori di un luogo nuovo. Quando tutto questo scompare, ci sentiamo spaesati. Gli psicologi parlano di “disallineamento emotivo”: il nostro cuore è ancora tra le strade di quella città lontana, mentre il corpo è di nuovo tra le mura di casa.

Il fenomeno della malinconia o tristezza che si manifesta al rientro da un viaggio è stato approfondito in ambito psicologico. Questo stato emotivo è comunemente definito depressione post-viaggio o sindrome da rientro. Si tratta di una reazione psicofisica che si verifica quando si torna alla quotidianità dopo un periodo di svago, avventura o cambiamento delle abitudini. Tra i sintomi più comuni rientrano la malinconia, la tristezza, l’ansia e una sensazione di affaticamento mentale e fisico. Le principali cause di questa condizione includono il ritorno improvviso alla routine e la mancanza della stimolante sensazione di scoperta e avventura vissuta durante il viaggio.

Come imparare a gestire il Jet lag emotivo: tra foto da guardare e ricordi da custodire

Quando rientri da un viaggio, ti capita di aprire la galleria del telefono e di guardare le foto fatte. Ecco quel tramonto perfetto, quel piatto tipico che ti ha sorpreso, quel vicolo nascosto che sembrava solo tuo. E all’improvviso, un nodo alla gola. Rivivere i momenti attraverso le immagini può essere un’arma a doppio taglio: da un lato, aiuta a mantenere vivi i ricordi, dall’altro, amplifica la sensazione di distanza da quei giorni felici. Un piccolo trucco? Invece di sfogliare centinaia di immagini tutte in una volta, selezionane alcune e stampale. Tenerle fisicamente tra le mani dà loro un valore diverso e aiuta a trasformarle in un ricordo dolce, anziché in un motivo di tristezza.

Jet lag emotivo, perché viviamo male il ritorno da un viaggio
Jet lag emotivo, perché viviamo male il ritorno da un viaggio

Viaggiare non finisce quando torniamo a casa. Le esperienze, le persone incontrate, i sapori assaggiati rimangono dentro di noi, si intrecciano con la nostra quotidianità e ci trasformano, anche se non ce ne rendiamo subito conto. Per combattere il jet lag emotivo, prova a portare un pezzo del viaggio nella tua vita di tutti i giorni. Può essere una ricetta scoperta all’estero, una canzone che hai ascoltato mentre passeggiavi per una città nuova, un’abitudine presa da un’altra cultura. Piccoli gesti che mantengono vivo il legame con quel luogo e rendono il ritorno meno amaro. Organizzare un viaggio e partire per staccare la spina è importante per ricaricarsi. La vita di tutti i giorni è però fatta di impegni e routine. Quest’aspetto non deve mai passare in sordina ma diventare piuttosto un modo per potersi motivare a fare del proprio meglio così da premiarsi, in che modo? Con un prossimo viaggio.

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