Alla scoperta del piccolo e pittoresco borgo di Santa Fiora: immerso nel verde della Maremma, qui troverete un bellissimo bacino idrico
In Toscana, immerso nell’incantevole paesaggio del Monte Amiata, spunta un piccolo quanto delizioso borgo. Siamo nella provincia di Grosseto, e oggi vi portiamo alla scoperta di Santa Fiora. Un comune abitato, pensato, da poco meno di 2500 abitanti, e che si trova a un’altitudine di 687 metri: per la bellezza e il patrimonio storico che qui si può ammirare, Santa Fiora è stato inserito nella prestigiosa lista dei Borghi più belli d’Italia, oltre ad aver ricevuto la Bandiera Arancione da parte del Touring Club. Andiamo virtualmente alla scoperta di questo luogo, attraverso gli occhi di trip.on.the.road, nome social con cui è nota la content creator Eleonora.
Insieme alla sua famiglia, questa travel blogger è stata in viaggio a Santa Fiora, alla scoperta della sorgente segreta che caratterizza questo bellissimo borgo. Di cui consiglia anche un itinerario per non perdersi nessuna delle bellezze di questo posto della Toscana da visitare assolutamente.
Toscana, il borgo di Santa Fiora: la sorgente popolata da trote e storioni, passeggiata nella natura
Quella che la travel influencer chiama sorgente è un sito di grande attrazione turistica. Un antico bacino idrico noto come la Peschiera di Santa Fiora. Cinta da un muro costruito in trachite, questa peschiera sorge intorno le sorgenti del fiume Fiora, motivo per il quale in tanti la chiamano sorgente. Il parco tutto intorno è bellissimo: una passeggiata tra i tanti alberi che lo popolano è un toccasana per la mente e per lo spirito. Castagni, tigli, cipressi, magnolie, pini: una varietà arborea notevole.
“Trote e storioni nuotano nelle acque cristalline, dove potrai fare una passeggiata accompagnato da graziose anatre, custodi silenziose di questo luogo senza tempo“.
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Seguiamo il tour tracciato da trip.on.the.road, che suggerisce di iniziare il tour dalla pittoresca Piazza Garibaldi, “cuore antico di Santa Fiora, dove si affacciano edifici medievali e l’imponente Palazzo Sforza Cesarini”. La travel blogger consiglia poi di proseguire verso la Pieve delle Sante Flora e Lucilla, “una chiesa che custodisce pregevoli terracotte robbiane”, e da qui l’imperdibile passeggiata verso la Peschiera. Dove potrete godervi una passeggiata rilassante in compagnia della vostra persona preferita. “Dopo aver visitato la Peschiera, non dimenticare di entrare nella Chiesa della Madonna delle Nevi col pavimento trasparente da cui intravedere la sorgente del fiume Fiora”. Infine, il tour deve per forza concludersi con una tappa di degustazione culinaria presso uno dei tanti locali che sorgono in paese. Prodotti tipici suggeriti: funghi, castagne e cacciagione.