Quando arriva l’estate, mantenere un’alimentazione equilibrata può sembrare un’impresa: ma con i consigli giusti, è possibile godersi la vacanza senza rinunce.
Sole, mare, relax e cibo. L’estate è la stagione perfetta per rallentare i ritmi, staccare la spina e concedersi qualche sfizio in più. Ma come fare per non trasformare la vacanza in una maratona gastronomica senza freni? La nutrizionista Giulia Biondi ci propone un approccio intelligente e realistico per vivere il cibo con piacere, ma anche con equilibrio, durante le ferie.
Il segreto, secondo Biondi, non è privarsi né contare ossessivamente le calorie, ma allenare la consapevolezza. In vacanza è giusto gustarsi ciò che ci piace di più ma se impariamo a riconoscere i segnali del nostro corpo e a regolarci con attenzione, possiamo godere appieno dei piaceri della tavola senza sensi di colpa o eccessi che poi ci fanno pentire al rientro.
Consapevolezza e porzioni: il mix vincente per il benessere
Mangiare bene in vacanza non significa rinunciare ai dolci della colazione, agli aperitivi al tramonto o alla pizza con gli amici. Significa piuttosto imparare a fare delle scelte equilibrate, anche quando tutto intorno ci invita a “sgarrare”. “Oggi abbiamo fatto un piccolo assaggio tra snack, dolci, soluzioni miste che possono inserirsi sia nella quotidianità che nelle occasioni speciali”, racconta Giulia in uno dei suoi post più apprezzati. Ed è proprio da lì che nasce l’idea di offrire una vera e propria guida per godersi l’estate senza perdere di vista il benessere.
Un punto centrale del metodo Bilanciamo è l’uso delle porzioni confezionate come parametro di riferimento. Può sembrare banale, ma in realtà è un trucco utilissimo per mantenere il controllo anche quando si è lontani dalla cucina di casa. Una porzione di formaggio fresco, come la mozzarella o la ricotta, ad esempio, è spesso già proposta in confezioni da 100-125 grammi: prenderla come misura standard aiuta a non eccedere. Lo stesso vale per altri alimenti come lo stracchino, il riso, la pasta, ma anche carne, pesce e persino la pizza.
Una confezione singola di yogurt, una fetta di pane già affettata, un pacchetto di cracker da 25 grammi, sono tutti strumenti pratici per stimare cosa stiamo mangiando e, soprattutto, quanto.
Questa strategia non solo è semplice, ma è anche sostenibile a lungo termine. In vacanza, infatti, non abbiamo sempre la possibilità (né la voglia) di cucinare o seguire piani rigidi. Ecco allora che affidarsi a porzioni già pronte diventa un modo per non perdere il filo, anche in un contesto più libero e spensierato.
Cibo con piacere, non con senso di colpa
Un altro pilastro della filosofia di Giulia Biondi è il non demonizzare nessun alimento. In vacanza va benissimo concedersi un gelato, una cena più abbondante o un dolce tipico. Quello che conta è il contesto: se il resto della giornata è stato equilibrato, non c’è motivo per sentirsi in colpa. È il concetto di flessibilità intelligente, uno dei cardini dell’approccio Bilanciamo.
L’obiettivo non è “resistere” alla tentazione, ma imparare ad ascoltare il proprio corpo, distinguere la fame reale dalla voglia di cibo emotiva e capire quando è il momento di fermarsi. In questo senso, la vacanza può diventare un’occasione per migliorare il proprio rapporto con il cibo, anziché peggiorarlo.