L’anguria diventa gourmet: ecco il carpaccio estivo dello chef

Quando l’estate accende la voglia di leggerezza e originalità, anche un frutto semplice come l’anguria può trasformarsi in un piatto da chef. Conquista tutti i tuoi invitati alla cena.

Nel pieno dell’estate, quando il caldo chiama piatti leggeri e freschi, arriva una proposta insolita e irresistibile firmata dallo chef Antonio La Cava: il carpaccio di anguria. Una ricetta che nasce sul suo profilo social, dove creatività e ricerca si incontrano per trasformare la più popolare tra le frutte estive in un piatto d’alta cucina. L’anguria, da sempre simbolo di merende sotto l’ombrellone e picnic nei prati, viene reinterpretata in una veste nuova, elegante, quasi provocatoria.

Il suo sapore zuccherino e la sua texture succosa si trasformano attraverso un procedimento semplice ma geniale, fino a ricordare la consistenza della carne cruda. Il risultato è un carpaccio vegetale che stupisce per contrasto, colore e raffinatezza. Questa ricetta non è solo un gioco di sapori, ma anche un invito a guardare gli ingredienti più comuni con occhi diversi. Perché anche una fetta d’anguria può raccontare una storia di tecnica, equilibrio e sorpresa.

Il procedimento dello chef: dalla frutta al piatto gourmet

La realizzazione parte da un’anguria intera, preferibilmente matura ma compatta. Dopo averla lavata, viene tagliata in quattro grandi spicchi e privata della buccia. A questo punto inizia la vera trasformazione: la cottura al microonde. Gli spicchi vengono adagiati su un piatto rivestito di carta forno e cotti alla massima potenza per circa 30 minuti, suddivisi in tre cicli da 10 minuti ciascuno. Tra un intervallo e l’altro, è fondamentale eliminare l’acqua che l’anguria rilascia.

Questo passaggio è cruciale per far evaporare l’umidità in eccesso e concentrare i sapori. Una volta cotta, l’anguria viene accuratamente tamponata per rimuovere ogni traccia di liquido e lasciata raffreddare in frigorifero. Qui, il riposo a freddo fa la magia: la polpa si compatta, perde la sua tipica acquosità e acquisisce una consistenza inedita, quasi carnosa, che ricorda un carpaccio di manzo o tonno, ma completamente vegetale.

Social Antonio La Cava, Anguria carpaccio
Social Antonio La Cava, Anguria carpaccio

Tagliata sottilmente con un coltello affilato, l’anguria si stende sul piatto come una tela rossa pronta ad accogliere i suoi compagni di scena. Il tocco finale è affidato a una manciata di rucola fresca, al formaggio feta sbriciolato e a un filo generoso di olio extravergine d’oliva. Il sale a fiocchi completa il tutto con la sua nota croccante. Il gioco di contrasti è il segreto di questo piatto.

La dolcezza dell’anguria si sposa perfettamente con la sapidità decisa della feta, mentre l’amaro della rucola aggiunge profondità. L’olio, come in ogni piatto mediterraneo che si rispetti, armonizza il tutto e regala rotondità. Il bello di questo carpaccio è anche la sua versatilità: può essere arricchito con olive nere, scaglie di parmigiano, mandorle tostate o perfino qualche goccia di aceto balsamico. In un’epoca in cui la sostenibilità si intreccia sempre più con la gastronomia, piatti come questo dimostrano che si può sorprendere senza ricorrere a ingredienti esotici o processi complicati.

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