Quasi tutti nella vita hanno dovuto fare i conti con una delusione d’amore. Ma è meglio lasciare o essere lasciati? La preferenza ricade su una sola parte.
Quando una relazione amorosa giunge al termine, la domanda che ci poniamo è sempre la stessa: è meglio lasciare o essere lasciati? Si tratta di una riflessione che tocca profondamente l’emotività umana, eppure, nonostante la complessità della questione, una cosa è certa: la maggior parte delle persone tende a schierarsi dalla parte di chi lascia. In generale, l’idea di prendere il controllo della situazione e porre fine a una relazione prima che sia troppo tardi è spesso percepita come una posizione di forza.
Chi lascia sembra prendere una decisione consapevole, non subendo passivamente le circostanze, ma piuttosto scegliendo attivamente il proprio benessere. Nonostante possa comportare dolore e difficoltà, chi lascia ha il potere di agire in modo autonomo, di fare una scelta che sembra più razionale, soprattutto se il rapporto non soddisfa più le proprie esigenze emotive o se i segnali di incompatibilità sono troppo evidenti. Inoltre, lasciare implica una sorta di libertà, la possibilità di ricominciare da capo senza essere legati a un legame che non risponde più ai propri desideri o necessità.
Relazioni amorose, è meglio lasciare o essere lasciati?
La persona che lascia sembra sfuggire al rischio di rimanere intrappolata in una situazione insoddisfacente, liberandosi dal peso di una relazione che non funziona più. Questa scelta viene spesso associata al coraggio e alla maturità emotiva. D’altro canto, essere lasciati comporta una serie di emozioni difficili da affrontare. Il rifiuto, il dolore, la sensazione di non essere abbastanza o di non aver saputo fare qualcosa per mantenere viva la relazione sono tra i sentimenti più comuni per chi riceve la fine della storia. Nonostante il fatto che la separazione possa essere la cosa migliore in alcune situazioni, essere lasciati è, senza dubbio, una delle esperienze più dolorose che una persona possa vivere. Il tempo di sicuro aiuta in questi casi e anche il sostegno dei propri amici e dei familiari.
Non solo si perde una persona cara, ma si affronta anche il senso di impotenza che deriva dall’essere stati abbandonati. Molti, infatti, si rifugiano nell’idea che sia meglio essere lasciati piuttosto che lasciare, poiché preferiscono evitare di essere accusati di essere i responsabili di un fallimento. In questo senso, chi è lasciato potrebbe sentirsi sollevato dalla responsabilità di una decisione così dolorosa. Tuttavia, sebbene ci siano diverse prospettive da considerare, un fatto emerge con chiarezza. La maggior parte delle persone tende a preferire il ruolo di chi lascia piuttosto che di chi è lasciato. Questo perché, sebbene il dolore sia inevitabile in entrambi i casi, chi lascia sembra avere almeno una parvenza di controllo sulla situazione.