Una giovane donna ha deciso di licenziarsi dopo 6 anni di duro lavoro da un’azienda che lei stessa ha ritenuto ‘tossica’: alla fine ha deciso anche di mettere in atto una vendetta.
Una giovane donna, Airlie Rose, ha deciso di lasciare finalmente un lavoro che non le stava facendo affatto bene. Infatti, lei stessa, ha confessato che si trattava di un’azienda ‘tossica’ e nella quale non riusciva più a sentirsi bene e a suo agio. Così, ha deciso di fare il grande passo e di presentare le sue dimissioni. Alla fine di tutto, però, non ha potuto fare a meno di vendicarsi. Ha raccontato tutto sui social e ha ricevuto parecchi commenti da parte di persone che hanno compreso anche il suo gesto finale.
Airlie ha 36 anni e lavorava in quel posto da ben 6 anni e mezzo. Quando ha scelto di andare via ha sostenuto di essere particolarmente felice perché avrebbe trovato qualcosa di diverso e avrebbe respirato aria nuova. Inoltre ha raccontato che per parecchio tempo ha ritenuto quel posto poco salutare e che, come tendono a fare molti lavoratori, per parecchio tempo non si era resa conto di quanto fosse grave la situazione.
Si è licenziata dopo 6 anni di lavoro ‘tossico’: ecco la vendetta finale
La giovane donna era tanto entusiasta di lasciare quel posto di lavoro nel quale non si sentiva più a suo agio. Durante il suo ultimo giorno, però, ha deciso di mettere in atto una vendetta. Non voleva assolutamente lasciare quel posto nel quale aveva lavorato così tanto duramente a mani vuote. Voleva, in qualche modo, portare con sé qualcosa per la quale si era tanto sforzata in quegli anni- Ecco che, mentre era seduta sulla sua sedia in ufficio, ha deciso che tutto quello che doveva fare era portare l’oggetto con sé.
A quel punto ha raccontato di aver afferrato la sedia(molto grande) e di aver iniziato a scappare con quest’ultima in mano. Ha anche raccontato che sospetta che nessuno l’abbia visto mentre fuggiva con l’oggetto in mano. L’ha presa e l’ha messa in macchina. Intanto, ha anche raccontato che il suo fidanzato non fosse per niente d’accordo con tutto quello che stava succedendo e che stava facendo, ma lei ha pensato fosse la cosa giusta.
Sfortunatamente dopo qualche tempo l’azienda ha deciso di contattarla tramite mail per riavere indietro l’oggetto. Ha dovuto quindi riconsegnarlo, ma lei era felice di ciò che aveva fatto. “Mi sono sentita come se avessi preso qualcosa in cambio a tutto il duro lavoro che avevo fatto. Come se non avessi ottenuto nulla da quel posto se non uno stipendio, così ho deciso di prendere la sedia”.