Modello 730: come destinare l’8×1000 se è in forma congiunta? La guida dell’Agenzia delle Entrate

Per chi ha deciso di presentare il modello 730 per la dichiarazione dei redditi in forma congiunta, come si può destinare l’8×1000, così come il 5×1000 e il 2×1000? Ecco la risposta dell’Agenzia delle Entrate.

Il modello 730 è il modulo semplificato con cui lavoratori dipendenti e pensionati dichiarano i propri redditi all’Agenzia delle Entrate. Permette di indicare spese detraibili e redditi percepiti nell’anno precedente, evitando calcoli complessi. I vantaggi principali consistono nell’accredito diretto dei rimborsi in busta paga o pensione e nella trattenuta automatica delle imposte dovute. Esiste anche la versione congiunta, riservata a coniugi o uniti civilmente, che consente di presentare insieme la dichiarazione, pur mantenendo separati redditi e spese. In questo caso, uno dei due viene indicato come dichiarante, mentre l’altro figura come coniuge.

Se uno dei due non ha un sostituto d’imposta, può utilizzare quello dell’altro per ricevere rimborsi o pagare tasse. Questa modalità, disponibile sia online che tramite CAF, rappresenta una soluzione pratica per gestire con un’unica pratica le dichiarazioni di entrambi, semplificando il rapporto fiscale con lo Stato. Chi decide di presentare il modello 730 in forma congiunta, possono sorgere dei dubbi sulla compilazione, e sulle differenze con quella tipica del modello classico. Una di queste può riguardare la scelta di destinare il 2×1000, il 5×1000 e l’8×1000 a determinati enti: come si può fare, in forma congiunta?

Modello 730 in forma congiunta: la guida dell’Agenzia delle Entrate sulla scelta dell’8×1000

A fare questa domanda all’Agenzia delle Entrate, mediante la Posta di FiscoOggi, è stata una contribuente. L’Agenzia delle Entrate ha, in particolare, chiarito che ciascun coniuge deve compilare una propria scheda separata. Queste schede vanno inserite in buste distinte, su cui devono comparire nome, cognome e codice fiscale del dichiarante. È ammesso l’uso di una busta comune da corrispondenza, purché riporti chiaramente l’indicazione “Scelta per la destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’Irpef”.

Modello 730 forma congiunta
La risposta dell’Agenzia delle Entrate. (Fonte: Twitter – @Agenzia_Entrate).

Anche in assenza di una scelta esplicita, è comunque obbligatorio presentare la scheda, completata con i dati anagrafici e il codice fiscale. La gestione separata di queste schede conferma la natura distinta delle dichiarazioni, pur all’interno di una trasmissione congiunta. Nonostante la dichiarazione si presenti in forma congiunta, dunque, i coniugi hanno, quindi, la possibilità di fare due scelte diverse, in merito all’ente al quale destinare l’8×1000, il 2×1000 e il 5×1000.

Cosa sono 2, 5 e 8 per mille?

In Italia, il 2×1000, il 5×1000 e l’8×1000 rappresentano tre modalità attraverso cui il contribuente può decidere di destinare parte della propria IRPEF a specifici soggetti o finalità, senza alcun costo aggiuntivo. Le tre scelte sono tra loro compatibili e possono essere espresse simultaneamente nella stessa dichiarazione dei redditi. Il 2×1000 è rivolto al finanziamento dei partiti politici iscritti in appositi registri, mentre il 5×1000 sostiene enti del terzo settore, associazioni, istituti di ricerca scientifica o sanitaria, università e comuni.

L’8×1000, invece, consente di contribuire al finanziamento di iniziative religiose, sociali o culturali promosse dallo Stato o da confessioni religiose che hanno firmato un’intesa con lo Stato italiano. Le preferenze si esprimono firmando gli appositi riquadri della dichiarazione e, se richiesto, indicando il codice fiscale dell’ente beneficiario. In mancanza di scelta, le quote restano allo Stato o vengono ripartite in base alle scelte espresse dagli altri contribuenti.

Lascia un commento