Cosa si può fare se, dopo l’invio del modello 730 precompilato online, per la dichiarazione dei redditi, non arriva la conferma del successo dell’operazione? L’Agenzia delle Entrate risponde a una domanda che può interessare a tutti.
La dichiarazione dei redditi rappresenta lo strumento con cui i cittadini comunicano all’Agenzia delle Entrate i propri redditi, le imposte da versare o gli eventuali crediti spettanti. Per lavoratori dipendenti e pensionati, il riferimento è il modello 730, introdotto nel 1993 per semplificare la procedura, evitando calcoli complessi e versamenti diretti. Fino agli anni Novanta, la compilazione avveniva su carta con l’assistenza di CAF o commercialisti. La digitalizzazione ha, poi, segnato un vero e proprio primo passo poco più di dieci anni fa, con la possibilità di presentare il 730 anche in assenza di un sostituto d’imposta. Il vero cambiamento arriva nel 2015, con l’introduzione del 730 precompilato online, predisposto dall’Agenzia delle Entrate grazie ai dati trasmessi da datori di lavoro, banche, assicurazioni e altri soggetti.
Questo modello è accessibile tramite SPID, CIE o CNS nell’area riservata del sito dell’Agenzia. Il contribuente può visualizzare, accettare o modificare i dati proposti, oppure affidarsi a un intermediario. Il sistema consente un invio completamente digitale, disponibile ogni anno dal 30 aprile fino al 30 settembre. Il 730 precompilato riduce gli errori, semplifica la procedura e offre maggiore trasparenza, permettendo di verificare direttamente le fonti dei dati. I vantaggi si riflettono anche nel risparmio di tempo, poiché non è più necessario recarsi fisicamente agli sportelli. Nel 2025, milioni di accessi nei primi giorni di apertura dimostrano una crescente fiducia nei servizi digitali dell’amministrazione fiscale. Questo è un segnale concreto della transizione verso una gestione telematica e semplificata del rapporto tra contribuente e Stato.
Modello 730 online: ecco cosa fare se non arriva la conferma del successo dell’operazione
In merito al modello 730 precompilato, l’Agenzia delle Entrate ha recentemente risposto a una domanda che può interessare a migliaia e migliaia di contribuenti. In particolare, un contribuente ha chiesto all’Agenzia delle Entrate, mediante la Posta di FiscoOggi, cosa potesse fare nel caso in cui non arrivasse la conferma che l’operazione è andata a buon fine. L’ente ha risposto, in particolare, che, nel caso in cui non si riceva conferma dell’invio del modello 730 precompilato, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che è possibile verificare lo stato dell’operazione accedendo alla propria area riservata sul sito istituzionale. L’accesso si effettua utilizzando credenziali SPID, CIE o CNS. Una volta effettuato l’accesso, nella sezione dedicata alle Ricevute, è disponibile una panoramica aggiornata sullo stato della dichiarazione trasmessa.
La lavorazione può trovarsi in diverse fasi. Se risulta “in attesa di elaborazione” oppure “in elaborazione”, non è ancora possibile scaricare la ricevuta. Quando invece lo stato è “elaborata”, la ricevuta diventa disponibile per la consultazione. In caso di “scarto”, la ricevuta indica chiaramente che l’invio non è stato accettato. Per riconoscere correttamente il documento relativo alla dichiarazione 730/2025, è utile cercare la dicitura “73025” nella colonna “Tipo documento”. Tale ricevuta è associata allo stesso numero di protocollo telematico attribuito all’atto dell’invio, elemento che permette di identificarla in modo univoco. Questo sistema consente ai contribuenti di avere un riscontro ufficiale sull’esito dell’invio e, in caso di problemi, di intervenire tempestivamente o richiedere assistenza, evitando così disguidi o ritardi nei rimborsi o nei versamenti previsti.