Otite nei bambini, il trucco per prevenirla in estate: “Basta una goccia dopo il mare”

Arriva l’estate, e arriva anche l’otite esterna nei bambini: ecco perché è comune e come prevenirla facilmente.

Durante l’estate, l’esposizione al caldo, all’umidità e alle superfici contaminate, oltre che al mare, rende i bambini particolarmente vulnerabili a diverse patologie. Le infezioni cutanee sono tra le più comuni. L’impetigine, favorita dal sudore e dal contatto con sabbia o oggetti sporchi, si manifesta con bolle che si rompono lasciando croste, spesso su viso e arti. Le micosi, come il piede d’atleta, si sviluppano più facilmente dopo il contatto con ambienti umidi come piscine o spiagge. La sudamina, invece, è una reazione cutanea frequente nei più piccoli, dovuta all’occlusione delle ghiandole sudoripare. Le gastroenteriti estive sono spesso causate dal consumo di cibi contaminati o acqua non sicura, in condizioni ambientali che favoriscono la proliferazione batterica. Ne derivano sintomi come vomito e diarrea, talvolta intensi. Anche le malattie esantematiche, come la “mani-piedi-bocca”, aumentano in estate.

Questa patologia virale causa febbre, vescicole e malessere diffuso, mentre la varicella, pur meno tipica dei mesi caldi, può colpire bambini non immunizzati. Il calore eccessivo può provocare condizioni gravi, come il colpo di sole o di calore, con sintomi quali nausea, crampi e, nei casi più seri, perdita di coscienza. L’eccessiva sudorazione porta facilmente alla disidratazione, rischio accentuato nei bambini piccoli. Le punture di insetti, specie zanzare, possono causare reazioni cutanee o trasmettere infezioni. Anche la sabbia e l’acqua possono veicolare agenti patogeni, provocando infezioni e irritazioni, soprattutto nelle zone intime. Per quanto riguarda le malattie associate alla frequenza di bagni al mare o in piscina, poi, c’è l’otite esterna.

Otite esterna nei bambini: come prevenirla facilmente

L’otite esterna, o “del nuotatore”, è, in effetti, tra i disturbi più ricorrenti della stagione estiva. Essa è causata dal ristagno d’acqua nel condotto uditivo e favorita da microtraumi o dalla pulizia eccessiva. Si manifesta con dolore, prurito, gonfiore e possibili secrezioni. L’umidità e il clima caldo ne aumentano l’incidenza. Prevenzione e attenzione ai sintomi consentono di contenere le complicanze. Per fortuna, non è difficile prevenirla: come spiegato da un noto farmacista, il dottor Vincenzo Spinelli, l’applicazione di una o due gocce di acqua borica al 3%, a temperatura ambiente, subito dopo il bagno in mare o in piscina, aiuta a disinfettare e asciugare delicatamente l’interno dell’orecchio. Questo gesto è sicuro e riduce il rischio di infiammazioni e infezioni estive. Naturalmente, prima di farlo, il farmacista raccomanda di chiedere l’opinione del pediatra, per sicurezza e per avere altri consigli utili.

Otite nei bambini
Il trucco dell’esperto. (Fonte: Instagram – @ilfarmacistaviaggiatore).

L’acqua borica, grazie alle sue proprietà antisettiche e batteriostatiche, è, in effetti, un valido alleato nella prevenzione dell’otite esterna nei bambini. Questa infiammazione, comune d’estate, è favorita dalla permanenza di umidità nell’orecchio dopo i bagni. L’applicazione della soluzione al 3% contribuisce a mantenere il condotto uditivo pulito, asciutto e meno ospitale per batteri e funghi. L’uso regolare, sotto controllo medico, può ridurre anche il rischio di recidive nei soggetti predisposti.

Lascia un commento