Pasta, esperto rivela i quattro parametri per sceglierla al supermercato: a cosa fare caso

Ecco quattro parametri per scegliere la pasta al supermercato, come suggeriti da un noto esperto di alimentazione e nutrizionista, e anche un suggerimento su come cucinarla.

La pasta è uno degli alimenti più consumati al mondo. Essa si trova, in effetti, nelle tradizioni culinarie di diversi Paesi, e viene preparata in numerosissimi modi differenti. L’Italia, in particolare, ha il primato nel consumo della pasta, secondo i dati diffusi dall’International Pasta Organization. E non poteva essere altrimenti: per gli italiani, infatti, la pasta ha un’importanza fondamentale, ed è praticamente immancabile nei pranzi importanti, ma anche in quelli veloci, che devono essere preparati in poco tempo.

La pasta mette d’accordo, in effetti, tutti gli italiani, anche se ci possono essere preferenze diverse. Ogni italiano ha, infatti, uno o più formati di pasta preferiti, e altri che non ama particolarmente. C’è chi preferisce la pasta lunga, ad esempio, o chi la preferisce corta. C’è, poi, chi acquista la pasta raffinata, e chi preferisce quella integrale. La scelta, naturalmente, dipende dal gusto ed è, almeno in parte, sempre personale. Ci sono, però, dei parametri che bisognerebbe considerare, quando si sceglie la pasta da acquistare al supermercato.

Pasta: ecco i quattro parametri da considerare, quando si acquistano le confezioni al supermercato

A rivelarli è stato un noto esperto di alimentazione, e nutrizionista, il dottor Domenicantonio Galatà. Il primo suggerimento riguarda il contenuto di proteine: questo è un indicatore chiave, in quanto, di solito, una pasta di qualità contiene semola di grano duro, con almeno il 14% di proteine, le quali contribuiscono a una buona tenuta della cottura, oltre che al fabbisogno proteico. Il secondo parametro, invece, continua l’esperto, riguarda l’essiccazione: è meglio quando la pasta è essiccata lentamente e a basse temperature, in quanto mantiene meglio le proprietà nutritive del grano, oltre a ridurre la formazione dei composti di maillard, alcuni dei quali possono alterare il sapore della pasta.

E ancora, il terzo suggerimento riguarda il colore: conviene scegliere una pasta dal colore giallo paglierino. Esso indica, in effetti, una buona qualità della semola e del processo produttivo, mentre un colore troppo chiaro, tendente al bianco, o troppo scuro, potrebbe essere un indicatore dell’uso di materie prime, o di processi di lavorazione meno pregiati. Come quarto e ultimo parametro per la scelta della pasta al supermercato, infine, l’esperto ha suggerito di fare attenzione all’indice glicemico: una pasta ben lavorata, e cotta al dente, ha un indice glicemico più basso, il quale permette una digestione più lenta. Infine, il nutrizionista ha suggerito di cucinare la pasta al dente, e in abbondante acqua salata: va bene un litro d’acqua per ogni 100 grammi di pasta, con 5 grammi di sale per litro d’acqua.

Pasta supermercato
Una donna alle prese con la scelta della pasta al supermercato.

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